La Fondazione ha sostenuto anche nel 2022 (come previsto dall’impegno per il triennio 2020-2022), la prosecuzione del progetto di ricerca dell’ Università degli studi di Trieste sulle varianti genetiche e il rischio cardiovascolare.
La biobanca CardioGen, realizzata grazie al sostegno della Fondazione, contiene due categorie principali di pazienti dell’area isontino-giuliana: pazienti giovani senza importanti fattori di rischio cardiovascolare con cardiopatia ischemica, e soggetti anziani con fattori di rischio cardiovascolare, ma indenni da malattia coronarica.
Per la seconda categoria, l’Università ha attivato una collaborazione con l’Ospedale William Harvey Research Institute Barts & London Medical School per eseguire test genetici di analisi di polimorfismo del rischio cardiovascolare.
Inoltre, è in corso lo studio clinico e biologico di soggetti centenari per comprendere i meccanismi molecolari dell’invecchiamento nell’ambito di una collaborazione multicentrica e multidisciplinare.
Il Piccolo (sez. Gorizia-Monfalcone) - la Ricerca - 21.04.2023