PRESENTA UN
PROGETTO

Spettacolo “Gli ultimi giorni di Van Gogh – il diario ritrovato”

Al Verdi di Gorizia “Gli ultimi giorni di Van Gogh – il diario ritrovato”
di Marco Goldin grazie al nostro sostegno. Matinée gratuito per oltre 550 studenti delle scuole secondarie di secondo grado della provincia. Spettacolo inserito nel cartellone giovedì 20 aprile alle ore 20.45.

 



News pubblicata il
19 / 04 / 2023

La Fondazione, in collaborazione con il Comune di Gorizia, presenta un’iniziativa che si inserisce nel programma di attività culturali rivolte ai giovani del territorio. Venerdì 21 aprile 2023 alle ore 10:00 al Teatro G. Verdi di Gorizia gli studenti delle scuole cittadine secondarie di secondo grado avranno la possibilità di guardare in esclusiva e gratuitamente lo spettacolo teatrale "Gli ultimi giorni di Van Gogh - Il diario ritrovato" di Marco Goldin. Lo spettacolo, realizzato per volere e grazie al contributo della Fondazione CariGO, offre l'opportunità unica di scoprire la vita e l'arte di Van Gogh attraverso una coinvolgente esperienza teatrale.
La Fondazione crede fermamente nell’arte e nella cultura quali elementi imprescindibili per il benessere e la crescita dei giovani, in quanto linguaggi universali in grado di fornire strumenti per comprendere il mondo e stimolare interessi, visione e pensiero critico, nonché aiutare a maturare consapevolezza di sé e delle proprie aspirazioni e abilità personali.
"Il nostro impegno è rivolto alle nuove generazioni – le parole del Cav Alberto Bergamin, Presidente della Fondazione CariGO - nel perseguire l'obiettivo di favorire e promuovere le occasioni formative, educative e di socializzazione dei ragazzi, accompagnando, al fianco degli istituti scolastici, delle famiglie e dell'intera comunità, il loro processo di crescita e di apprendimento. La Fondazione CariGO è profondamente impegnata sul territorio e promuove l'arte e la cultura come elementi imprescindibili per il benessere e la crescita dei giovani".
Lo spettacolo teatrale di e con Marco Goldin - liberamente ispirato al suo romanzo e accompagnato dalle musiche di Franco Battiato - racconterà le ultime settimane della vita di Vincent Van Gogh, dal momento in cui il pittore ha lasciato la casa di cura per malattie mentali di Saint-Rémy in Provenza, alla breve sosta a Parigi nel quartiere di Pigalle, fino a raggiungere Auvers-sur-Oise, dove morì nella notte tra il 28 e il 29 luglio 1890 (in allegato la presentazione e descrizione dello spettacolo teatrale).
La scenografia dello spettacolo si basa su un diario immaginario di Van Gogh, con proiezioni affascinanti di immagini dei suoi quadri, fotografie d'epoca e filmati girati nei luoghi in cui ha vissuto. Uno schermo panoramico di sette metri con proiezioni al laser in alta definizione avvolge Marco Goldin mentre racconta, rendendo parte integrante dei paesaggi che scorrono alle sue spalle. La ricostruzione della camera di Van Gogh nella locanda di Auvers sarà emozionante e toccante.
Lo spettacolo è stato inserito nel cartellone teatrale e potrà essere apprezzato anche dal pubblico goriziano la sera precedente il matinée dedicato alle scuole, giovedì 20 aprile alle 20:45.
L’invito è stato accolto da 5 istituti scolastici della provincia e sono attesi al Teatro G.Verdi di Gorizia oltre 550 studenti.

SCHEDA SPETTACOLO

Con questo spettacolo liberamente ispirato al suo romanzo Gli ultimi giorni di Van Gogh. Il diario ritrovato, Marco Goldin è sul palcoscenico per raccontare, con la consueta affabulazione appassionata e coinvolgente, le ultime settimane della vita di Vincent van Gogh. Nel libro alla base dello spettacolo immagina che Van Gogh avrebbe potuto tenere un diario proprio in quelle settimane finali e per questo lo fa parlare con la sua voce, senza mai staccarsi dai fatti realmente accaduti. Dentro tale espediente narrativo vive anche l’azione teatrale: nel parlare quasi tra sé e sé che Goldin fa come fosse colui che accompagna Van Gogh e dunque osservandolo lo racconta. Tutta la scenografia punta moltissimo su un effetto di stupefazione davanti alle immagini dei quadri, i loro particolari e poi fotografie d’epoca. Oltre a una parte filmica appositamente girata nei luoghi di Van Gogh in Provenza e nei campi di grano e nelle strade di Auvers-sur-Oise, non mancano gli ambienti dell’Auberge Ravoux, dove Van Gogh ha vissuto nelle settimane finali, così come i ricordi dei luoghi olandesi. Un aspetto, questo filmico, continuamente rilanciato attraverso il grande schermo di sette metri, panoramico e infine arcuato, con proiezioni al laser in altissima definizione, che avvolge sulla scena Marco Goldin mentre racconta, arricchendo così enormemente la narrazione. Una lunga passerella talvolta solleva Goldin a mezzo metro dal livello del palcoscenico, rendendolo parte integrante dei paesaggi che scorrono alle sue spalle, e due ulteriori schermi sigillano l’immagine della cameretta di Van Gogh, assieme al tavolino e alla sedia. A creare ancor di più questa atmosfera spirituale e poetica, eppure densa della carne e dei sogni della vita di Van Gogh, contribuiscono le splendide musiche di Franco Battiato, eccezionalmente concesse.

CLICCA QUI!

Scopri lo Smart Space


IL NUOVO SPAZIO ESPOSITIVO DIGITALE NELLA SEDE DELLA FONDAZIONE A GORIZIA

edit

risorsa