PRESENTA UN
PROGETTO

DIRITTI AL CUBO: Gorizia epicentro di una rivoluzione. La fine del manicomio, la nascita dei diritti.

Il percorso espositivo "Diritti al Cubo" ritornerà fruibile in realtà virtuale nella sede della Fondazione a settembre, ma è sempre possibile visitarlo online!



News pubblicata il
11 / 07 / 2021

Ritornerà a settembre la possibilità di vivere l’esperienza della visita virtuale di "Diritti al Cubo" con visori VR nella sede della Fondazione!

Il percorso espositivo rimane però sempre visitabile online sul sito www.dirittialcubo.it!

La novità assoluta del progetto di allestimento di "Diritti al Cubo" sta infatti nella digitalizzazione e virtualizzazione del percorso espositivo, che consente di accedervi a un pubblico molto più vasto, che può fruirne anche da casa.

La piattaforma interattiva di "Diritti al Cubo" - disponibile sul sito www.dirittialcubo.it - consente agli utenti di entrare e muoversi fra le sale espositive come in un videogioco, interagendo con i tanti contenuti: testi, documenti, info-grafiche, video d’archivio, foto dell’epoca.

 
Cos'è "Diritti al Cubo"?

Con il percorso espositivo "D3 - Diritti al Cubo" la Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia apre una nuova dimensione espositiva e propone, per la prima volta e in anteprima assoluta, la creazione di un percorso virtuale fruibile in modalità di realtà aumentata.
 
Il percorso espositivo è inserito nell’ampio percorso aperto dalla Fondazione Carigo sul tema dei Diritti, e propone un focus sulla rivoluzione innescata a Gorizia dallo psichiatra Franco Basaglia - affiancato dalla moglie Franca Ongaro e da un visionario e illuminato staff medico - che sul finire degli anni ’60 ha dato vita a quella che internazionalmente è stata riconosciuta come una vera e propria “rivoluzione culturale” italiana, e che nel 1978 si è tradotta nella legge 180, che aboliva per sempre i manicomi.

Si tratta di un’ampia riflessione ideata dalla Presidente della Fondazione, dott.ssa Roberta Demartin, affidata alla dott.ssa Alberta Basaglia - figlia di Franca e Franco Basaglia - e al dott. Franco Perazza per la cura scientifica, a Mumble Sas per il progetto grafico e di immagine e a IKON Digital Farm per lo sviluppo in realtà aumentata, che vede la messa in campo di tecnologie avanzate per vivere un’esperienza totalmente immersiva, sia via web sia con visori VR - virtual reality.
 
Il valore di questo piccolo progetto sta tutto in due importanti coordinate. Intanto c’è Gorizia, perché è da qui che la rivoluzione dei matti è iniziata. Con una concatenazione di eventi che fa parte della storia della città. E questo a Gorizia va riconosciuto. Ma va anche ricordato: perché la dimenticanza, nel veloce fluire degli anni e delle mode, a volte ha avuto la meglio. L’allestimento, così come è stato pensato e costruito, ha dunque anche la presunzione di dare una mano alla memoria, ricostruendo quei passaggi che hanno permesso all’esperienza di Basaglia e dei suoi collaboratori, di partire. Qui, a Gorizia, e non altrove. E poi ci sono loro, Franca e Franco Basaglia che, lungo tutto il percorso espositivo, parlano con la loro voce, senza mediazioni. Le didascalie attingono direttamente ai loro scritti. Le parole per ricordare e spiegare sono le loro. Nessuna interpretazione di terzi, solo l’uso delle fonti primarie.
- Alberta Basaglia -

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