PRESENTA UN
PROGETTO

Isonzo XR

Terzo e conclusivo focus del programma triennale CariGO GREEN³ - Linee strategiche per l’azione della Fondazione Carigo tra natura, cultura e sviluppo locale.
 



News pubblicata il
06 / 07 / 2020
Sostenibilità, paesaggio e nuove tecnologie sono le parole d’ordine di un’inedita modalità di fruizione del territorio che la Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia ha avviato in questi anni, sotto la presidenza di Roberta Demartin, con il programma triennale CariGOGREEN³, dando vita, in collaborazione con Intesa Sanpaolo, a progetti ad alta innovazione tecnologica.
Dopo il primo focus, con il riallestimento multimediale del Museo del Monte San Michele, e il secondo step sul Collio isontino con “Collio XR” - esperienza di Digital Landscape che ha aperto la frontiera dell’estensione digitale del paesaggio – nel 2020 il progetto giunge alla sua terza, e conclusiva, annualità ponendo al centro delle azioni un grande simbolo del territorio isontino: l’ISONZO.
Fiume della memoria, elemento naturale di grande fascino e suggestione l’Isonzo è un luogo distintivo e unificante, oltre che uno dei fiumi più importanti nella storia d’Italia.
 
Grazie allo storytelling e alle più innovative tecnologie, il nuovo progetto ISONZO XR – ancora realizzato dall’impresa di Staranzano IKON, la digital farm guidata da Enrico Degrassi e Manuela Tomadin, con il coordinamento paesaggistico di LAND Srl di Andreas Kipar - estende ora la modalità di fruizione adottata con il progetto Collio XR anche alle aree che da Gradisca costeggiano il fiume Isonzo fino all’Isola della Cona. Isonzo XR, attraverso un approccio esperienziale, interattivo ed immersivo, suggella un percorso progettuale, incentrato su innovazione e autenticità, che coniuga natura, cultura e sviluppo economico-sociale con le nuove opportunità evolutive dell’era digitale.
 
«Tre anni fa abbiamo ideato, con Intesa Sanpaolo e i partner LAND Italia e Ikon, CariGOGREEN³ immaginando uno sviluppo del territorio basato su tre asset fondamentali: il paesaggio, le memorie e l’innovazione tecnologica. Il tutto declinato negli obiettivi dello sviluppo sostenibile» - spiega la Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia Roberta Demartin. «L’ambizione era quella non di “immaginare” un futuro, ma di contribuire a costruirlo insieme alle nostre comunità locali e in riconnessione con la natura. Come sul San Michele e nel Collio, anche qui, lungo il percorso del basso Isonzo, a parlare è il territorio e le sue memorie. Luoghi che hanno ancora molto da raccontare e non smettono mai di stupire. Isonzo XR completa un’esperienza innovativa che dal Carso attraversando il Collio arriva al basso isontino, fino a lambire Grado: un progetto assolutamente unico e oggi anche un perfetto modello di turismo della ripartenza».
 
Ancora una volta, l’obiettivo è quello di rendere visibile l’invisibile, valorizzare gli elementi storici, naturalistici e culturali di un territorio, creando collegamenti al suo interno e con le realtà vicine. Come già per il Collio, anche la scoperta del paesaggio lungo il basso Isonzo avverrà attraverso un viaggio narrativo altamente immersivo, a cui ogni visitatore potrà accedere con il proprio smartphone grazie alla App Isonzo XR, che Ikon sta realizzando e che sarà disponibile sugli store da fine settembre.
Un progetto di valorizzazione dell’intera area attraverso il Digital Storytelling, che integra Soundscapes, narrazioni per mezzo di contenuti audio immersivi, Mappe interattive con navigazione e guida ai percorsi per mezzo di cartografie interattive, Virtual & Augmented Reality, con video immersivi a 360° e contenuti aumentati 3D nelle aree di sosta.
 
Da un intero percorso ciclabile lungo l'Isonzo si potrà accedere a circuiti narrativi ciclopedonali di tipo storico-culturale e naturalistico. IKON digital farm ha, infatti, ideato e sviluppato una soluzione che unisce lo “storytelling georeferenziato”, la realtà virtuale e la realtà aumentata attraverso diversi percorsi, tra memoria storica, racconto naturalistico e biografico, con narrazioni che si snodano da Gradisca fino all’Isola della Cona
 
«Il progetto che abbiamo realizzato per Fondazione Carigo - spiega Enrico Degrassi, CEO e co-founder di IKON- si basa su un approccio innovativo che noi chiamiamo “Digital Landscape”: un’estensione digitale del paesaggio composta da layer informativi, narrativi ed esperienziali che potenziano i nostri sensi e ci permettono di comprendere meglio il mondo che ci circonda. La tecnologia in questo modo si mette al servizio della natura e consente all’uomo di vedere e percepire informazioni e racconti collegati ai paesaggi e alle tradizioni della nostra terra».
 
La fruizione immersiva della natura nel Paesaggio Digitale diviene occasione per creare consapevolezza e sperimentare azioni concrete verso un modello di sviluppo sostenibile in linea con i 17 obiettivi dell’Agenda ONU, coniugando la sfida del cambiamento climatico con progetti di sviluppo rigenerativo.
 
«Storia e Futuro confluiscono nelle acque del fiume Isonzo e nutrono il paesaggio produttivo circostante. Partire da ciò che è già esistente, mappare le eccellenze naturali e culturali è stato il primo passo per leggere l’Isonzo come una vera e propria infrastruttura verde in grado di innescare relazioni con il paesaggio allargato, sul quale codificare itinerari tematici per il turismo lento ed esperienziale. In questo processo di Coltivazione, il digital Landscape è la dimensione per Conoscere e Comunicare, che aiuta a capire il paesaggio nella sua reale percezione», così Andreas Kipar, Co-founder e CEO di LAND sintetizza il lavoro fin qui svolto, sottolineando il ruolo che le tecnologie digitali e della comunicazione possono avere nella lettura della realtà e nella progettazione architettonica.
 

I PERCORSI

 
Tra i vari percorsi, due sono i racconti basati sulle Memorie dell’Isonzo, con narrazioni che riportano alla luce antiche leggende dell’Isonzo, culti e opere dell’uomo che hanno caratterizzato la sua storia e coinvolto i suoi flutti, così come vicende di uomini, popoli ed eventi che hanno mutato e travolto il suo corso. Un racconto storico parte, poi, da Gradisca: ne Il viaggio segreto di Leonardo si racconta come nell’anno 1500 la Serenissima inviò Leonardo da Vinci in territorio friulano ed isontino per studiare le tecniche di difesa più efficienti per contrastare le terribili scorrerie turche. Il racconto naturalistico è alla basa di Il paradiso della Cona per svelare le meraviglie della Riserva Naturale delle Foce dell’Isonzo, luogo di incontro e svernamento di migliaia di specie di uccelli provenienti da tutta Europa e Africa.

 

Presentazione ISONZO XR - 4 luglio 2020 - Riserva Alberoni, Staranzano


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