Informazioni
| Titolo | Fabrique de carreaux en ciment |
| Acquisizione | Asta Stadion, Trieste, 2 dicembre 2005, lotto n. 438 |
| Autore | Anonimo |
| Categoria | Manifesto pubblicitario |
| Collocazione | Palazzo Della Torre, Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, via G. Carducci n. 2, Gorizia |
| Cornice | Legno e vetro, 77x67 cm |
| Dimensioni | 67x36 cm |
| Epoca | Anni '30 |
| Iscrizioni | |
| Materiale tecnica | Stampa litografica a colori su carta |
| N inventario | FC |
| N inventario fotografico | F:\JPG |
| Nomefile | Scheda 340 XXX.xls |
| Proprieta | Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia |
| Provenienza | Archivio Grafiche Giuseppe Chiesa,Udine |
| Restauri | 2009, Laboratorio Eucore, Autorizzazione Soprintendenza dd. 10 agosto 2006 |
| Stampa | Litografia G. Chiesa - Udine |
| Stato conservazione | Buono |
| Valore assicurativo | 50,00/100,00 Euro |
| Bibliografia | R. Curci, "Pionieri" del manifesto: la ditta Chiesa di Udine, in 150 manifesti del Friuli - Venezia Giulia. Vita e costume di una regione 1895-1940, Padova, 1982, n. 130.
R. Curci, Antonio Bauzon cartellonista e poeta, Romans d'Isonzo, 1983, pp. non numerate. P. Delbello, A. Pericin, B. Pompei (a cura di), Nei dintorni di Dudovich. Per una storia della "piccola" pubblicità e dei suoi grandi autori, Edizioni Modiano, Trieste, 2002. R. Curci, Una "palestra di cartellonismo a Udine: appunti su Antonio Bauzon e Pietro Antonio Sencig, in "Arte in Friuli, Arte a Trieste" n.3, Arti grafiche friulane, Udine, 1979, pp. 119-124. |
| Note | Manifesto che pubblicizza piastrelle in cemento di produzione francese. Il manifesto pubblicitario di piastrelle in cemento della ditta "XXX" mostra, com'era in uso all'epoca, un ricco campionario di mattonelle decorate prodotte dall'azienda. Le cosiddette "cementine" in pastina colorata venivano utilizzate spesso in sostituzione dei vecchi pavimenti in argilla pressata che si trovavano nelle case dei centri abitati ed ebbero il massimo impiego tra il 1900 e il 1930, dopodichè sono state rivalutate e proposte come alternativa originale ed elegante ai pavimenti tradizionali. In realtà le cementine o pastine , così come le graniglie o marmette, fanno la loro comparsa già a fine ‘800 con l’avvento della rivoluzione industriale e, di conseguenza, con una maggiore produzione di cemento. Anche questo tipo di pavimento viene inserito nei palazzi dai primi anni del ‘900, anche perché, soprattutto in grandi città come Roma, in seguito a una forte immigrazione da diverse regioni d’Italia, iniziavano ‘fuori porta’ le costruzioni intensive di palazzi di sei, otto piani. Di conseguenza serviva un pavimento che fosse di veloce esecuzione, non come i pavimenti alla veneziana e altrettanto duraturo nel tempo, proponendo sempre un minimo di disegno, decoro e stile. Così , come le graniglie, le cementine sono composte da una base di cemento e sabbia, la loro forma, oltre essere quadrata, come le graniglie, spesso era esagonale. La posa dei pavimenti in cementine veniva effettuata a ‘toppa’ con ‘malta bastarda’(cemento pozzolanico e calce), montate una per una. |
| Riferimenti | Vedi scheda autore
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