Informazioni
| Titolo | Trieste Società delle Corse |
| Acquisizione | Asta Stadion, Trieste, 2 dicembre 2005, lotto n. 453 |
| Autore | Alfredo Tominz |
| Categoria | Manifesto istituzionale |
| Collocazione | Palazzo Della Torre, Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, via G. Carducci n. 2, Gorizia |
| Cornice | Legno e vetro, 164x102 cm |
| Dimensioni | 156x95 cm |
| Epoca | 1908 |
| Iscrizioni | Ditta Passero di G. Chiesa Udine - Trieste |
| Materiale tecnica | Stampa litografica a colori su carta |
| N inventario | FC 000 |
| N inventario fotografico | F:\JPG 000 |
| Nomefile | Scheda 339 Tominz orig..xls |
| Proprieta | Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia |
| Provenienza | Archivio Grafiche Giuseppe Chiesa, Udine |
| Restauri | 2009, Laboratorio Eucore, Autorizzazione Soprintendenza n. , dd. |
| Stampa | Prem.to Stabilimento Grafico E. Passero di G. Chiesa Udine |
| Stato conservazione | Buono |
| Valore assicurativo | 800,00/1.200,00 Euro |
| Bibliografia | R. Curci, "Pionieri" del manifesto: la ditta Chiesa di Udine, in 150 manifesti del Friuli - Venezia Giulia. Vita e costume di una regione 1895-1940, Padova, 1982, n. 130.
R. Curci, Antonio Bauzon cartellonista e poeta, Romans d'Isonzo, 1983, pp. non numerate. P. Delbello, A. Pericin, B. Pompei (a cura di), Nei dintorni di Dudovich. Per una storia della "piccola" pubblicità e dei suoi grandi autori, Edizioni Modiano, Trieste, 2002. R. Curci, Una "palestra di cartellonismo a Udine: appunti su Antonio Bauzon e Pietro Antonio Sencig, in "Arte in Friuli, Arte a Trieste" n.3, Arti grafiche friulane, Udine, 1979, pp. 119-124. |
| Note | Cavalli scattanti dall'incedere deciso sono realizzati nel 1908 dal triestino Alfredo Tomin, il pittore di cavalli per eccellenza, per la Società delle Corse di Trieste. L'affiche racconta l'affascinante mondo degli ippodromi che in quegli anni andava a sostituirsi ai tradizionali e "folcloristici" mercati e fiere di bestiame. Il manifesto del Tominz fu realizzato nel 1907 per lo stabilimento Modiano di Trieste ma l’anno successivo il diritto d'autore passa alla Litografia Passero dove i tipografi modificano la pietra litografica con il taglio della scritta originaria in testa ([in alto] Società delle Corse, Trieste, 26, 30 maggio e 2, 5 giugno 1907 Grandi Corse Internazionali [in basso] Premi Corone 50.000) e la conseguente riduzione dell’altezza del cartellone da 202 a 156 cm.Curiosa ed interessante è la storia dell'ippodromo di Montebello, nato nel 1892 per far sì che si svolgessero le stagioni di corse al trotto, molto apprezzate dall'alta borghesia e dai nobili del tempo. Era stata la Società delle Corse, costituitasi il 16 ottobre 1890, a mettere gli occhi su quella zona prativa, dove tradizionalmente venivano tese le reti per la cattura degli uccelli (da cui la strada corrente nel sito, venne appunto denominata Via della Tesa). La collina apparteneva allora alla contessa Teresa della Torre - Hohenlohe di Duino, la quale la cedette a buone condizioni alla Società che era presieduta dal barone Marco Morpurgo. Per favorire l'affluenza al nuovo impianto furono addirittura prolungate le Via della Tesa e Via Rossetti, grazie anche all'intervento del comune che si fece cedere gratuitamente dai proprietari le aree necessarie. L'inaugurazione avvenne il 4 settembre 1892 con la prima giornata di corse al trotto in cui fu disputato il Premio Trieste (allevamento) di 3.000 franchi mentre l'8 settembre si tenne la prima grande corsa internazionale con un premio di 3.000 franchi.Dopo alcune ottime stagioni, la grande guerra obbligò l'ippodromo ad una pausa forzata, ma la Società delle Corse, pur in una atmosfera ed in un ambiente tanto diversi, continuò a vivere e si adoperò attivamente alla ripresa delle attività. L'ippodromo fu riaperto solennemente alle corse
al trotto il 21 maggio 1922, alla presenza di Vittorio Emanuele III, della regina Elena e della principessa Jolanda. Le stagioni si susseguirono, eccezion fatta per il 1933 ed il 1937 (anno in cui l'impianto fu usato esclusivamente per i saggi ginnici e le manifestazioni patriottiche) fino al 1938, anno in cui l'Azienda autonoma di soggiorno e turismo chiese ed ottenne dal Comune di assumere in proprio la gestione dell'ippodromo, che nel 1939 potè riprendere in pieno l'attività. |
| Riferimenti | Vedi scheda autore
Vedi scheda Stabilimento Passero-Chiesa Vedi scheda pubblicità commerciale |