Informazioni
| Titolo | Angioletto (La Fama). Manifesto per spettacolo teatrale. |
| Acquisizione | Asta Stadion, Trieste, 2 dicembre 2005, lotto n. 424 |
| Autore | Anonimo |
| Categoria | Manifesto istituzionale (?) |
| Collocazione | Palazzo Della Torre, Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, via G. Carducci n. 2, Gorizia |
| Cornice | Legno e vetro, 210x105 cm |
| Dimensioni | 200x95 cm |
| Epoca | Inizi '900 |
| Iscrizioni | |
| Materiale tecnica | Bozzetto - Matita e tempera su carta |
| N inventario | FC338 |
| N inventario fotografico | F:\JPG 338 |
| Nomefile | Scheda 338.xls |
| Proprieta | Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia |
| Provenienza | Archivio Grafiche Giuseppe Chiesa, Udine |
| Restauri | 2009, Laboratorio Eucore, Autorizzazione Soprintendenza, dd. 10 agosto 2006 |
| Stampa | Litografia E. Passero - Udine |
| Stato conservazione | Discreto. Lacerazione angolo destro del margine inferiore. |
| Valore assicurativo | 600,00/800,00 Euro |
| Bibliografia | R. Curci, "Pionieri" del manifesto: la ditta Chiesa di Udine, in 150 manifesti del Friuli - Venezia Giulia. Vita e costume di una regione 1895-1940, Padova, 1982, n. 130.
R. Curci, Antonio Bauzon cartellonista e poeta, Romans d'Isonzo, 1983, pp. non numerate. P. Delbello, A. Pericin, B. Pompei (a cura di), Nei dintorni di Dudovich. Per una storia della "piccola" pubblicità e dei suoi grandi autori, Edizioni Modiano, Trieste, 2002. AA.VV., Un secolo di manifesti, Alberto Maioli Editore, Milano, 2002. E. Bairati, D. Riva, Il Liberty in Italia, Edizioni Laterza, Roma, 2001. |
| Note | Imprigionati da una sinuosa cornice dalla linea dinamica e ondulata, un folto e rigoglioso fogliame di alloro da cui emergono le lucide, scure drupe. I medaglioni formati dall'incrocio di linee flessuose e continue non sono decorati anche se in uno di essi, quello in basso a destra, si intravede qualche leggero segno in matita. Tra le verdi foglie campeggia una corona di intensi fiori azzurri e, accanto ad essa, "svolazzante nell'aere" un paffuto angioletto con in mano una tromba, solerte nell'annunciare un messaggio che l'incompletezza dell'opera rende tuttavia sconosciuto. Si ritrova in questo bozzetto lo stilema di numerosi manifesti di fine '800 ed inizi '900, in particolare di quelli realizzati per la promozione di eventi culturali ed istituzionali (si vedano, a tal proposito, i manifesti n.326, n.333 e n. 337). Il prototipo adottato in questa ed in altre affiche realizzate per manifestazioni culturali è infatti quello più "convenzionale", con ampio spazio per le scritte - nomi, luoghi e, dettagliatamente specificate le varianti del costo di eventuali biglietti - e le decorazioni relegate alla funzione di cornice allegorica. A predominare è il linguaggio liberty. Si riscontra infatti sino allo scoppio della prima guerra mondiale un po' in tutta Europa, in ambito grafico, una sorta di adesione, se non omologazione, ad un nuovo stile grafico chiamato Art Nouveau, Liberty o Jugendstjl (in Italia Arte Floreale), che fu il trait d'union della cultura grafica e della ricerca modernista dall'ultimo decennio del XIX secolo sino al 1914. |
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