Informazioni
| Titolo | Vaso e arabeschi | 
| Acquisizione | Asta Stadion, Trieste, 2 dicembre 2005, lotto n. 404 | 
| Autore | Antonio Bauzon | 
| Categoria | Manifesto istituzionale (?) | 
| Collocazione | Palazzo Della Torre, Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, via G. Carducci n. 2, Gorizia | 
| Cornice | Legno e vetro, 210x110 cm | 
| Dimensioni | 196x98 cm | 
| Epoca | Inizi '900 (post 1903) | 
| Iscrizioni | |
| Materiale tecnica | Bozzetto - Tempera e matita su carta | 
| N inventario | FC337 | 
| N inventario fotografico | F:\JPG 337 | 
| Nomefile | Scheda 337.xls | 
| Proprieta | Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia | 
| Provenienza | Archivio Grafiche Giuseppe Chiesa,Udine | 
| Restauri | 2009, Laboratorio Eucore, Autorizzazione Soprintendenza dd. 10 agosto 2006 | 
| Stampa | Litografia E. Passero - Udine | 
| Stato conservazione | Discreto. Presenta lacerazioni ad entrambe le estremità inferiori | 
| Valore assicurativo | 1.000,00/1.500,00 Euro | 
| Bibliografia | R. Curci, "Pionieri" del manifesto: la ditta Chiesa di Udine, in 150 manifesti del Friuli - Venezia Giulia. Vita e costume di una regione 1895-1940, Padova, 1982, n. 130. R. Curci, Antonio Bauzon cartellonista e poeta, Romans d'Isonzo, 1983, pp. non numerate. P. Delbello, A. Pericin, B. Pompei (a cura di), Nei dintorni di Dudovich. Per una storia della "piccola" pubblicità e dei suoi grandi autori, Edizioni Modiano, Trieste, 2002. R. Curci, Una "palestra di cartellonismo a Udine: appunti su Antonio Bauzon e Pietro Antonio Sencig, in "Arte in Friuli, Arte a Trieste" n.3, Arti grafiche friulane, Udine, 1979, pp. 119-124. G. Faggin, La letteratura friulana del Goriziano nell’Ottocento e nel Novecento, in “Cultura friulana nel Goriziano”, Fonti e Studi di Storia Sociale e Religiosa, Istituto di Storia Sociale e Religiosa, Gorizia, 1988, p. 127. Patat L., Panzera G. B., Fra Austria e Italia. Cormons e l’Isontino a cavallo di due secoli. Ed. Istituto Friulano per la storia del Movimento di Liberazione, Udine, 2003. | 
| Note | Pittore, grafico, vignettista, verseggiatore, Antonio Bauzon nasce a Trieste il 4 marzo del 1879, si forma a Milano, dove collabora con Carrà, e a Monaco di Baviera dove frequenta l’Accademia ed è attratto dall’ambiente culturale che gravita attorno alla rivista “Simplicissimus” per la quale lavora oltre che per il giornale satirico “Pasquino” di Torino. Si stabilisce per un breve periodo a Firenze per ritornare nuovamente a Versa ove, alla sua attività pittorica aggiunge quella di poeta in friulano. Assiduo collaboratore delle riviste “Pagine friulane”, “Le nuove pagine” e “Forum Iulii” disegna anche per lo “Strolic furlan” del 1937 e '38. Nel 1957 i suoi versi vengono pubblicati a Udine nel volumetto Poisiis di A. B. La sua attività grafica si svolge nei primi quindici anni del secolo quando, tra l’altro, nel 1907, ottiene un importante riconoscimento alla “Mostra Friulana d’arte decorativa”. Muore il 12 aprile 1952.                                                                                                 Ad una prima lettura l'opera presenta un'immagine composta da un antico vaso greco (οἰνοχόη) - disposto in primo piano nell'angolo inferiore sinistro - sul quale campeggiano figure femminili danzanti (nota, nell’Art Nouveau, è la ripresa di tradizioni occidentali pre – classiche come, per esempio, la pittura vascolare greca)
e contenente dei fiori di colore giallo, bianco e rosato, probabilmente delle dalie, dietro le quali si diparte una cornice dorata in cui sono infilate, tra sinuosi arabeschi, delle rose in piena fioritura (richiamo esplicito al bozzetto n.326 dello stesso Bauzon). Avvicinando lo sguardo al bozzetto si scorge però, all'interno di una cornice arabescata nella parte superiore, uno schizzo eseguito in matita, con mano leggera, di due stemmi araldici: uno è lo stemma imperiale asburgico con aquila bicipite; l'altro è lo stemma della città di Cormons, assegnato alla comunità cormonese con Diploma del Ministro degli Interni di Vienna il 15 marzo 1869. Inoltre, incorniciata dagli arabeschi che decorano il lato sinistro del manifesto, eretta su un alto piedistallo di pietra, la statua bronzea di Massimiliano I d’Asburgo che venne collocata originariamente nella piazza delle Monache (poi rinominata Libertà) il 14 giugno 1903 per festeggiare il quarto centenario dell’appartenenza al grande impero. Tale data risulta importante poichè indica il terminus post-quem relativo all'esecuzione del bozzetto del Bauzon. Plausibile l'ipotesi secondo la quale l'opera sia stata ideata in occasione di qualche manifestazione o festa tradizionale svoltesi all'epoca nel cormonese come, ad esempio, la festa che da oltre centosessant'anni si svolge in occasione del genetliaco degli ultimi due Sovrani dell'Impero Asburgico, Francesco Giuseppe, nato il 18 agosto 1830 e Carlo, nato il 17 agosto 1887, oggi chiamata "Festa dei Popoli della Mitteleuropa". Il prototipo adottato in questa ed in altre affiche realizzate per manifestazioni culturali è quello più "convenzionale", con ampio spazio per le scritte - nomi, luoghi e, dettagliatamente specificate le varianti del costo di eventuali biglietti - e le decorazioni relegate alla funzione di cornice allegorica. | 
| Riferimenti | Vedi scheda autore Vedi scheda Stabilimento Passero-Chiesa Vedi scheda pubblicità commerciale | 
 
    
    