Informazioni
Titolo | Bozzetto pubblicitario della città di Goito |
Acquisizione | Asta Stadion, Trieste, 2 dicembre 2005, lotto n. 403 |
Autore | |
Categoria | Manifesto istituzionale (?) |
Collocazione | Palazzo Della Torre, Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, via G. Carducci n. 2, Gorizia |
Cornice | Legno e vetro, 155x77 cm |
Dimensioni | 148x67 cm |
Epoca | Inizi '900 |
Iscrizioni | |
Materiale tecnica | Bozzetto - Matita e tempera su carta |
N inventario | FC326 |
N inventario fotografico | F:\JPG 326 |
Nomefile | Scheda 326.xls |
Proprieta | Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia |
Provenienza | Archivio Grafiche Giuseppe Chiesa,Udine |
Restauri | 2009, Laboratorio Eucore, Autorizzazione Soprintendenza dd. 10 agosto 2006 |
Stampa | Litografia E. Passero - Udine |
Stato conservazione | Buono |
Valore assicurativo | 1.300,00/1.600,00 Euro |
Bibliografia | R. Curci, "Pionieri" del manifesto: la ditta Chiesa di Udine, in 150 manifesti del Friuli - Venezia Giulia. Vita e costume di una regione 1895-1940, Padova, 1982, n. 130. R. Curci, Antonio Bauzon cartellonista e poeta, Romans d'Isonzo, 1983, pp. non numerate. M. Stramacci, Goffredo Mameli. Tra un inno e una battaglia, Edizioni Mediterranee, Roma, 1991, pp. 165-166. G. Faggin, La letteratura friulana del Goriziano nell’Ottocento e nel Novecento, in “Cultura friulana nel Goriziano”, Fonti e Studi di Storia Sociale e Religiosa, Istituto di Storia Sociale e Religiosa, Gorizia, 1988. R. Curci, Una "palestra di cartellonismo a Udine: appunti su Antonio Bauzon e Pietro Antonio Sencig, in "Arte in Friuli, Arte a Trieste" n.3, Arti grafiche friulane, Udine, 1979, pp. 119-124. |
Note | Un motivo decorativo che incornicia i lati superiore e sinistro del manifesto mostra degli elementi peculiari grazie ai quali la comprensione di questo bozzetto risulta agevolata nella sua lettura. Dallo stemma che campeggia al centro della cornice lignea laterale (scudo contenente stella e mezzaluna, o barchetta, nella metà inferiore color argento, criniero e testa di leone, sormontata da corona e biscia viscontea con putto raggiato, nella metà superiore color azzurro sul quale è apposto un cartiglio nel quale si legge la scritta in corsivo "Stemma del Comune da riprodurre fedelmente") e dall'immagine dipinta all'interno del medaglione, che raffigura l'antica Torre Civica nella piazza Municipale, si può dedurre che ad essere raffigurata in questo bozzetto sia Goito, città in provincia di Mantova. Nel corso del Settecento e dell'Ottocento, la città passò alternativamente dai Francesi agli Austriaci e fu luogo di battaglie per l'indipendenza d'Italia. Proprio sulle sponde del Mincio, il 30 maggio 1848, l'esercito sardo sconfisse gli Austriaci; da questo episodio patriottico prese l'avvio l'epopea risorgimentale, che si concluderà con la definitiva riunificazione del Regno d'Italia. Può essere quindi un'evocazione dell'epoca risorgimentale il tema del motivo decorativo eseguito da Bauzon che lo completa con l'immagine di un volto sofferto di donna oltre che da una spada ed una lira tra loro intersecate le quali potrebbero suggerire i versi che Giuseppe Mazzini dedicò a Goffredo Mameli nel 1891: " Lira e spada saranno giusto simbolo della sua vita sulla pietra che un dì gli ergeremo in Roma nel camposanto dei martiri”. Ma Lira e spada (Leyer und Schwerdt, 1814) è anche una raccolta di liriche di guerra scritte da Theodor Franz Körner, poeta e patriota tedesco, e musicate dal compositore Carl Maria von Weber. Il bozzetto potrebbe in tal caso avere come finalità la promozione di una rassegna di poesie o l'esecuzione di un'opera lirica. Si ritrova questa tipologia di iconologia che utilizza l'araldica oltre che la raffigurazione di un monumento o edificio storico propri di un determinato luogo, in un altro bozzetto del Bauzon, rimasto incompleto (n.337.) ed in un manifesto del Fondo titolato Carnovale d'Ivrea, n.144, dove ritorna il medaglione circolare che raffigura uno scorcio tipico della città. Il prototipo adottato in questa ed in altre affiche realizzate per manifestazioni culturali è quello più "convenzionale", con ampio spazio per le scritte - nomi, luoghi e, dettagliatamente specificate le varianti del costo di eventuali biglietti - e le decorazioni relegate alla funzione di cornice allegorica. |
Riferimenti | Vedi scheda autore Vedi scheda Stabilimento Passero-Chiesa Vedi scheda pubblicità commerciale |