Informazioni
| Titolo | Geisha e fiori |
| Acquisizione | Asta Stadion, Trieste, 2 dicembre 2005, lotto n. 405 |
| Autore | Antonio Bauzon |
| Categoria | Manifesto istituzionale (?) |
| Collocazione | Palazzo Della Torre, Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, via G. Carducci n. 2, Gorizia |
| Cornice | Legno e vetro, 145x100 cm |
| Dimensioni | 140x93 cm |
| Epoca | Inizi '900 |
| Iscrizioni | |
| Materiale tecnica | Bozzetto - Matita e tempera su carta |
| N inventario | FC319 |
| N inventario fotografico | F:\JPG 319 |
| Nomefile | Scheda 319.xls |
| Proprieta | Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia |
| Provenienza | Archivio Grafiche Giuseppe Chiesa,Udine |
| Restauri | 2009, Laboratorio Eucore, Autorizzazione Soprintendenza dd. 10 agosto 2006 |
| Stampa | Litografie Grafiche Passero di G. Chiesa - Udine |
| Stato conservazione | Buono |
| Valore assicurativo | 1.500,00/2.000,00 Euro |
| Bibliografia | R. Curci, "Pionieri" del manifesto: la ditta Chiesa di Udine, in 150 manifesti del Friuli - Venezia Giulia. Vita e costume di una regione 1895-1940, Padova, 1982, n. 130. R. Curci, Antonio Bauzon cartellonista e poeta, Romans d'Isonzo, 1983, pp. non numerate. P. Delbello, A. Pericin, B. Pompei (a cura di), Nei dintorni di Dudovich. Per una storia della "piccola" pubblicità e dei suoi grandi autori, Edizioni Modiano, Trieste, 2002. L. V. Masini, Liberty, Art nouveau: un'avventura artistica internazionale tra rivoluzione e reazione, tra cosmopolitismo e provincia tra costante ed effimero, tra sublime e stravagante, Giunti Editore, Milano, 2000, p. 16. S. Wichmann, Giapponismo : Oriente-Europa: contatti nell'arte del XIX e XX secolo, Fabbri editore, Milano, 1981. R. Curci, Una "palestra di cartellonismo a Udine: appunti su Antonio Bauzon e Pietro Antonio Sencig, in "Arte in Friuli, Arte a Trieste" n.3, Arti grafiche friulane, Udine, 1979, pp. 119-124. |
| Note | Dalla metà del XIX secolo si afferma in Europa il Japonisme, fenomeno culturale caratterizzato dalla produzione di dipinti, sculture, spettacoli, moda e arti decorative influenzate in vario modo dell'arte del Giappone. L'affermazione del giapponismo viene stimolata dall'apertura commerciale e politica del paese del Sol Levante tra 1854 e 1858, dopo un lungo e rigido isolamento. In Occidente arrivano gli ukiyo-e ('immagini del mondo fluttuante'), stampe legate alla cultura ukiyo avidamente collezionate da intellettuali, mercanti d'arte e, naturalmente, artisti che hanno un impatto decisivo sulla pittura e sull'illustrazione litografica, stimolando quegli artisti che, insofferenti alle convenzioni della pittura accademica, cercano nuove possibilità espressive. Attinge al giaponismo anche l'Art Nouveau - Liberty in Italia - che coniuga l'accentuato linearismo e l’eleganza decorativa ad un'inedita resa spaziale e all'accesa tavolozza che contraddistingue l'arte nipponica. Il bozzetto di Antonio Bauzon raccoglie tali suggerimenti, la bidimensionalità della figura, che l'artista mette maggiormente in rilievo ponendola di profilo, ed un certo contrasto cromatico tra il blu cobalto del kimono ed i tenui colori del beige e del rosa che fanno da sfondo e, in una cornice floreale che riprende gli stilemi tipici dell'Art Nouveau. Da Dudovich prende invece e la malizia e quella vezzosità che caratterizzano le figure feminili del suo concittadino, rendendole però più manierate e cristallizzate in pose obbligate. Si noti che la donna, seppure vestita ed acconciata con il tradizionale costume nipponico, è occidentale, forse un riferimento alla diffusa abitudine di molte signore della borghesia "illuminata", clienti delle botteghe d'arte, che amavano farsi ritrarre in costumi giapponesi. Il soggetto di questo bozzetto si ritrova in alcuni manifesti, in prevalenza destinati alla promozione di opere liriche e spettacoli (si veda, ad esempio, il manifesto eseguito per la Ricordi dal triestino Leopoldo Metlicovitz in occasione dell'opera di Giacomo Puccini Madama Butterfly - Mughini G., Scudiero G., Il manifesto pubblicitario italiano, Nuova Arti Grafiche Ricordi, Milano 1997). Il prototipo adottato in questa ed in altre affiche realizzate per manifestazioni culturali è quello più "convenzionale", con ampio spazio per le scritte - nomi, luoghi e, dettagliatamente specificate le varianti del costo di eventuali biglietti - e le decorazioni relegate alla funzione di cornice allegorica. |
| Riferimenti | Vedi scheda autore Vedi scheda Stabilimento Passero-Chiesa Vedi scheda pubblicità commerciale |