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PROGETTO

Jesolo, Venezia

Pietro Antonio Sencig

1937

Informazioni

Titolo Jesolo, Venezia
Acquisizione Asta Stadion, Trieste, 2 dicembre 2005, lotto n. 409
Autore Pietro Antonio Sencig
Categoria Manifesto istituzionale - Promozione turistica
Collocazione Palazzo Della Torre, Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, via G. Carducci n. 2, Gorizia
Cornice Legno e vetro, 110x80 cm
Dimensioni 100x70 cm
Epoca 1937
Iscrizioni Firmato [alto sx]: Senci
Materiale tecnica Stampa litografica a colori su carta
N inventario FC318
N inventario fotografico F:\JPG 318
Nomefile Scheda 318.xls
Proprieta Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia
Provenienza Archivio Grafiche Giuseppe Chiesa,Udine
Restauri 2009, Laboratorio Eucore, Autorizzazione Soprintendenza dd. 10 agosto 2006
Stampa Litografie Grafiche Passero di G. Chiesa - Udine
Stato conservazione Discreto. Perdita margine reale inferiore e rifilatura.
Valore assicurativo 900,00/1.200,00 Euro
Bibliografia AA. VV., 150 manifesti del Friuli - Venezia Giulia. Vita e costume di una regione 1895-1940, Padova, 1982.
AA.VV., Catalogo Bolaffi del Manifesto Italiano, Giulio Bolaffi Editore, Torino 1995.
P. Delbello, A. Pericin, B. Pompei (a cura di), Nei dintorni di Dudovich. Per una storia della "piccola" pubblicità e dei suoi grandi autori, Edizioni Modiano, Trieste, 2002.
R. Curci, Una "palestra di cartellonismo a Udine: appunti su Antonio Bauzon e Pietro Antonio Sencig, in "Arte in Friuli, Arte a Trieste" n.3, Arti grafiche friulane, Udine, 1979, pp. 119-124.
L. Menegazzi, L'epoca d'oro del manifesto. 200 manifesti italiani dal 1882 al 1925, Milano, Electa, 1977.
M. Gallo, I manifesti nella storia e nel costume, Mondadori, Milano 1972.
Note Nato a trieste il 6 luglio 1875 ed attivo nella città giuliana nei primi anni del '900, Sencig (poi Senci) si dedica soprattutto alla grafica  applicata alla cartolina e a varie forme di ricorrenza o pubblicità come locandine o manifesti. Disegna per la Lega Nazionale, per la Festa del Grillo. Nel 1923 si trasferisce definitivamente a Udine ed avvia un rapporto di collaborazione con lo Stabilimento Passero-Chiesa di cui diviene il principale disegnatore "interno" conseguendo un'attività cartellonistica di un certo spessore. Si esprime con una grafica di ascendenza austriaca fatta di solido e brillante naturalismo che porta negli anni '20 ad una dimensione più popolare e a tratti fumettistica. L'artista si evolve poi verso una stilizzazione che negli anni '30 si impregna di novecentismo e raggiunge esiti di esasperata geometrizzazione. Muore a Udine il 2 novembre 1952. Jesolo, località promossa in questo manifesto, vive una nuova fase della propria storia con i grandi lavori di bonifica che, avviati nel XIX secolo, riprendono nell'immediato primo dopoguerra ottenendo grandissimo sviluppo soprattutto tra il 1920 e il 1930. La rinascita agricola coincide con la "riscoperta" della località marina: a poco a poco la gente ritrova il suo mare apprezzandone i benefici curativi, attratta sempre più da un nuovo e irresistibile fascino. Vi arriva nei giorni festivi a piedi, in bicicletta o in diligenza: una carretta imbandierata e trainata da uno o due cavalli a far servizio pubblico dal centro del vecchio paese, dove giungono poche corriere dai paesi vicini. Nel 1930 il Comune riprende l'antico nome di Jesolo (prima Cavazuccherina) che nel 1936 viene esteso al vicino Lido. Intanto, dapprima attraverso istituzioni ospedaliere e colonie per bambini si va incrementando la ricettività balneare della zona, nascono i primi stabilimenti per le cure elioterapiche a cui fanno seguito negli anni '30 alberghi con ristoranti. In questa magica cornice prende vita la figura di giovane donna che, a piedi nudi sulla finissima sabbia dolomitica, gioca con un grande pallone da spiaggia in riva al mare. Il paesaggio marittimo tratteggiato con poche linee a creare campiture di colore - azzurro il cielo, blu il mare ed ocra la sabbia - fa da sintetica scenografia alla donna ed alla verde tela di un ombrellone in primo piano. Impressa come a
il mare ed ocra la sabbia - fa da sintetica scenografia alla donna ed alla verde tela di un ombrellone in primo piano. Impressa come a suggellare il racconto, foriero di spensieratezza e vivacità, la scritta che riporta il nome della località in un lettering morbido ed imponente, blu come il triangolo di mare oltre l'asciutta figura femminile. In questo manifesto Sencig riprende un'iconografia frequente nella promozione di stazioni balneari (si vedano, ad esempio, Grado di Marcello Dudovich del 1933 e Lignano Sabbia d'Oro, di autore anonimo, stampato dallo Stabilimento Passero di G. Chiesa nel '36 in AA. VV., 150 manifesti del Friuli - Venezia Giulia. Vita e costume di una regione 1895-1940, Padova, 1982, p. 59 e p. 70 o le radiose bagnanti disegnate da Filippo Romoli, cartellonista genovese attivo dagli anni '30 agli anni '60 in AA.VV., Catalogo Bolaffi del Manifesto Italiano, Giulio Bolaffi Editore, Torino 1995).
Riferimenti Vedi scheda autore
Vedi scheda Stabilimento Passero-Chiesa
Vedi scheda pubblicità commerciale

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