Informazioni
Titolo | Sartoria Tessaro & Vidoni Udine |
Acquisizione | Asta Stadion, Trieste, 2 dicembre 2005, lotto n. 450 |
Autore | Anonimo |
Categoria | Manifesto pubblicitario |
Collocazione | Palazzo Della Torre, Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, via G. Carducci n. 2, Gorizia |
Cornice | |
Dimensioni | 100x70 cm |
Epoca | 1932 |
Iscrizioni | |
Materiale tecnica | Stampa litografica a colori su carta |
N inventario | FC 306 |
N inventario fotografico | F:\JPG 306 |
Nomefile | Scheda 306.xls |
Proprieta | Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia |
Provenienza | Archivio Grafiche Giuseppe Chiesa, Udine |
Restauri | 2009, Laboratorio Eucore, Autorizzazione Soprintendenza dd. 10 agosto 2006 |
Stampa | Litografia E. Passero di G. Chiesa - Udine |
Stato conservazione | Discreto. Scolorimento del'intera superficie litografata |
Valore assicurativo | 300,00/400,00 Euro |
Bibliografia | R. Curci, "Pionieri" del manifesto: la ditta Chiesa di Udine, in 150 manifesti del Friuli - Venezia Giulia. Vita e costume di una regione 1895-1940, Padova, 1982, n. 130. R. Curci, Una "palestra di cartellonismo a Udine: appunti su Antonio Bauzon e Pietro Antonio Sencig, in "Arte in Friuli, Arte a Trieste" n.3, Arti grafiche friulane, Udine, 1979, pp. 119-124. P. Delbello, A. Pericin, B. Pompei (a cura di), Nei dintorni di Dudovich. Per una storia della "piccola" pubblicità e dei suoi grandi autori, Edizioni Modiano, Trieste, 2002. "La Panarie. Rivista illustrata d'arte e di cultura", Udine, Anno VII, n.37 - Gennaio-Febbraio 1930. |
Note | Inaugurata nel 1932 la sartoria Tessaro e Vidoni nella nuova sede di via Mercatovecchio. La moda maschile viene pubblicizzata in questo manifesto utilizzando l'immagine accattivante di un uomo, in un ricercato completo sartoriale, che "elegantemente assorto" fuma una sigaretta in un parco. In primo piano, in carattere masiccio e di colore scuro, campeggia il nome della sartoria: "La Torinese" di Tessaro & Vidoni; tuttavia, nonostante le importanti dimensioni del lettering, a fare da protagonista nel manifesto è il gentiluomo con il suo abito raffinato, coordinato con scarpe e cappello. In contrasto con l’abbigliamento femminile costituito da abiti che si fanno vanto di distinguersi l’uno dall’altro per colore, foggia o decori, l’abbigliamento maschile cerca l’omologazione. Regole precise e inderogabili definiscono nel dettaglio come deve essere l’abito per ogni circostanza tanto che ogni completo è distinguibile da quello degli altri uomini presenti nella stessa sala solo, eventualmente, per la qualità del tessuto e della fattura. La precisione e l’accuratezza del taglio diventano quindi elementi determinanti e tenuti in gran conto, e le tecniche sartoriali subiscono una sensibile evoluzione permettendo di creare capi che seguano con maggior precisione ed eleganza le linee del corpo, pur non compromettendo la libertà di movimento. Questo farà del sarto da uomo un artigiano estremamente specializzato, a cui le donne stesse si rivolgono per far realizzare i loro tailleur. |
Riferimenti | Vedi scheda autore Vedi scheda Stabilimento Passero-Chiesa Vedi scheda pubblicità commerciale |