Informazioni
Titolo | Esposizione industriale |
Acquisizione | Asta Stadion, Trieste, 2 dicembre 2005, lotto n. 419 |
Autore | Anonimo |
Categoria | Bozzetto istituzionale |
Collocazione | Palazzo Della Torre, Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, via G. Carducci n. 2, Gorizia |
Cornice | Legno e vetro, 80x110 cm |
Dimensioni | 70x98 cm |
Epoca | 1905 ca. |
Iscrizioni | |
Materiale tecnica | Bozzetto - Matita e tempera su carta |
N inventario | FC304 |
N inventario fotografico | F:\JPG 304 |
Nomefile | Scheda 304.xls |
Proprieta | Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia |
Provenienza | Archivio Grafiche Giuseppe Chiesa,Udine |
Restauri | 2009, Laboratorio Eucore, Autorizzazione Soprintendenza dd. 10 agosto 2006 |
Stampa | Litografia E. Passero - Udine |
Stato conservazione | Buono |
Valore assicurativo | 200,00/300,00 Euro |
Bibliografia | R. Curci, "Pionieri" del manifesto: la ditta Chiesa di Udine, in 150 manifesti del Friuli - Venezia Giulia. Vita e costume di una regione 1895-1940, Padova, 1982, n. 130. R. Curci, Una "palestra di cartellonismo a Udine: appunti su Antonio Bauzon e Pietro Antonio Sencig, in "Arte in Friuli, Arte a Trieste" n.3, Arti grafiche friulane, Udine, 1979, pp. 119-124. P. Delbello, A. Pericin, B. Pompei (a cura di), Nei dintorni di Dudovich. Per una storia della "piccola" pubblicità e dei suoi grandi autori, Edizioni Modiano, Trieste, 2002. L. Cargnelutti, Il Friuli nelle Esposizioni di Belle Arti e di Arti, Agricoltura e Industria, in "Tra Venezia e Vienna. Le arti a Udine nell'Ottocento", Silvana Editoriale, Milano, 2004. |
Note | Bozzetto creato per la promozione di un'esposizione industriale. Il ponte raffigurato nel riquadro, avvolto da un tortuoso ramo foglioso, potrebbe essere il ponte del Diavolo, uno dei tradizionali simboli di Cividale del Friuli, o il ponte ferroviario della città di Gorizia. All'inizio dell'agosto 1853 nelle sale del municipio di Udine viene inaugurata la prima Esposizione di Belle Arti; trent'anni dopo, nell'agosto del 1883, nei locali del palazzo degli Studi viene ospitata l'Esposizione provinciale di arti industriali di Udine, ultima rassegna prima della grande Esposizione regionale del 1903 allestita nei padiglioni progettati da Raimondo D'Aronco, sentita quest'ultima come l'evento che apre - non soltanto cronologicamente - il nuovo secolo. Le esposizioni di Belle Arti si tengono a Udine annualmente dal 1853 al 1858, quelle provinciali di Arte, Agricoltura e Industria nel 1868 e nel 1883: le une e le altre appartengono a due momenti contrassegnati da un diverso clima politico, culturale ed economico, quando il Friuli è fino al 1866 provincia del Lombardo-Veneto, poi provincia al confine orientale del nuovo Regno d'Italia. Anche il criterio che informa le mostre, mentre negli anni cinquanta privilegia e di fatto si limita alle arti tradizionalmente "belle", pur nella volontà di apertura alla produzione degli artisti-artieri, dopo l'unità in armonia con quanto avviene in Italia e in Europa accoglie le espressioni della creatività in tutti i settori delle arti produttive, comprese le "belle arti" ma senza ruolo preminente, con la volontà di offrire ottimisticamente un quadro della ricchezza, del progresso di tutta la regione da far conoscere all'intera nazione. |
Riferimenti | Vedi scheda autore Vedi scheda Stabilimento Passero-Chiesa Vedi scheda pubblicità commerciale |