Informazioni
Titolo | I⁰ Raduno Cicloescursionistico |
Acquisizione | Asta Stadion, Trieste, 2 dicembre 2005, lotto n. 491 |
Autore | Giuseppe Liusso |
Categoria | Manifesto istituzionale |
Collocazione | Palazzo Della Torre, Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, via G. Carducci n. 2, Gorizia |
Cornice | Legno e vetro, 108x78 cm |
Dimensioni | 100x70 cm |
Epoca | 1940 |
Iscrizioni | Firmato [alto dx]: G. Liusso |
Materiale tecnica | Stampa litografica a colori su carta |
N inventario | FC 261 |
N inventario fotografico | F:\JPG 261 |
Nomefile | Scheda 261.xls |
Proprieta | Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia |
Provenienza | Archivio Grafiche Giuseppe Chiesa, Udine |
Restauri | 2009, Laboratorio Eucore, Autorizzazione Soprintendenza dd. 10 agosto 2006 |
Stampa | Litografia G. Chiesa - Udine |
Stato conservazione | Discreto. Scolorimento dell'intera superficie litografica. |
Valore assicurativo | 400,00/600,00 Euro |
Bibliografia | R. Curci, "Pionieri" del manifesto: la ditta Chiesa di Udine, in 150 manifesti del Friuli - Venezia Giulia. Vita e costume di una regione 1895-1940, Padova, 1982, n. 130.
R. Curci, Antonio Bauzon cartellonista e poeta, Romans d'Isonzo, 1983, pp. non numerate. P. Delbello, A. Pericin, B. Pompei (a cura di), Nei dintorni di Dudovich. Per una storia della "piccola" pubblicità e dei suoi grandi autori, Edizioni Modiano, Trieste, 2002. R. Curci, Una "palestra di cartellonismo a Udine: appunti su Antonio Bauzon e Pietro Antonio Sencig, in "Arte in Friuli, Arte a Trieste" n.3, Arti grafiche friulane, Udine, 1979, pp. 119-124. |
Note | Manifesto realizzato in occasione del Primo Raduno Ciclo-Escursionistico organizzato dall'O.N.D. di Udine. Una coppia in abiti tradizionali friulani accanto ad una fila di biciclette raccontano in immagini le principali attrattive del Raduno; fa loro da suggestivo sfondo il Castello di Udine, icona della città. Nel manifesto l'anima rurale riconquista lo spazio cittadino e il contadino con fazzoletto al collo allieta e accompagna con la musica di una fisarmonica un'energica fanciulla. Autore dell'affiche Giuseppe Liusso. Liusso (Camino al Tagliamento, 1911 – Udine, 1993), più noto come Bepi, fu artista autodidatta esponente di una “pittura coerente, e gradevole, e valida: che tocca vette di alta poesia nelle visioni ampie ed incantate di paesaggi e di città del mondo” (Bergamini 1991). La sua pittura mutò nel tempo: dai volumi ben definiti, dalla stesura pittorica a piccoli tocchi di colore degli anni Trenta al ductus, svirgolato e sintetico, del secondo dopoguerra. Fu ben inserito nel clima artistico udinese essendo il referente del “Sindacato degli artisti” e fece parte di una generazione di artisti, nati nei primi decenni del ‘900 (come Ernesto Mitri, Giovanni Pellis, Antonio Coceani, Giovanni Moro) fuori delle correnti di moda e attenti piuttosto a registrare le impressioni della natura. Tanto è vero che Liusso mai abdicò al filone figurativo, tradizionale in Friuli. Non fu però provinciale: se il Friuli, colto nei suoi angoli più nascosti, fu al centro del suo interesse, amò viaggiare e conoscere paesi lontani, che divennero soggetto dei suoi dipinti. Centinaia di album e bozzetti, raccolti con amore da Elisabetta Canciani e mai esaminati finora, hanno permesso di ricostruire i suoi viaggi seguendo le annotazioni che puntigliosamente apponeva sotto gli schizzi. Visitò le più rinomate località di tutta Italia, dell’Europa rimangono gli appunti di viaggio a Losanna, Digione e Parigi (1954), Francia, Svizzera e Spagna (1980). Si recò in paesi lontani ed esotici come Perù e Messico (1969), Canada, Malesia, Singapore e Bali (1972), Hong Kong e Bangkok (1975), Cina facendo disegni ripresi in numerosi dipinti. Centinaia di quadri furono preparati, dunque, da migliaia di disegni, fissati in piccoli album da disegno a carta ruvida, su cui registrava le prime impressioni. |
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