PRESENTA UN
PROGETTO

Tre figure allegoriche

Picì

Inizi '900

Informazioni

Titolo Tre figure allegoriche
Acquisizione Asta Stadion, Trieste, 2 dicembre 2005, lotto n. 429
Autore Picì
Categoria Manifesto istituzionale (?)
Collocazione Palazzo Della Torre, Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, via G. Carducci n. 2, Gorizia
Cornice Legno e vetro, 165x106 cm
Dimensioni 156x97 cm
Epoca Inizi '900
Iscrizioni Siglato [centro dx]: Picì
Materiale tecnica Bozzetto - Tempera e pastelli su carta
N inventario FC248
N inventario fotografico F:\JPG 248
Nomefile Scheda 248.xls
Proprieta Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia
Provenienza Archivio Grafiche Giuseppe Chiesa, Udine
Restauri 2009, Laboratorio Eucore, Autorizzazione Soprintendenza dd. 10 agosto 2006
Stampa Litografia E. Passero - Udine
Stato conservazione Buono.
Valore assicurativo 1.000,00/1.500,00 Euro
Bibliografia R. Curci, "Pionieri" del manifesto: la ditta Chiesa di Udine, in 150 manifesti del Friuli - Venezia Giulia. Vita e costume di una regione 1895-1940, Padova, 1982, n. 130.
R. Curci, Antonio Bauzon cartellonista e poeta, Romans d'Isonzo, 1983, pp. non numerate.
P. Delbello, A. Pericin, B. Pompei (a cura di), Nei dintorni di Dudovich. Per una storia della "piccola" pubblicità e dei suoi grandi autori, Edizioni Modiano, Trieste, 2002.
AA.VV., Emblematics in the early modern age. Case studies on the interaction between philosophy, art and literature, Fabrizio Serra Editore, Pisa-Roma, 2012.
AA.VV., Sogni. Visioni tra simbolismo e liberty, Silvana Editoriale, Milano, 2005.
Note Il bozzetto, raffigurante un giovane uomo alato, forse Mercurio, messaggero degli dei, al cui fianco si stagliano due figure femminili dalle vesti al contempo mitologiche e fatastiche - una delle due, la quale sostiene delicatamente con la mano sinistra un gufo, potrebbe essere Minerva che tine accanto il suo animale sacro - può essere letto in pura chiave simbolista, connotata da un'ispirazione ad atmosfere che richiamano suggestioni allegoriche e mitologiche. Elementi caratteristici della pittura simbolista sono, infatti, il ricorso alla mitologia o alle storie bibliche, descritte come visioni di un sogno in cui le immagini e i contenuti hanno un aspetto o possono essere interpretati come simboli che racchiudono, nella loro forma, contenuti anche complessi, per lo più universali o mitici. La diffusione di questa corrente stilistica in relazione più o meno stretta con il movimento francese d'origine, si manifesta negli ultimi decenni del XIX secolo anche in altri paesi europei - in Inghilterra, dove un avvio era stato dato dai preraffaelliti, con l'estetismo vittoriano di Aubrey Beardsley, in Svizzera con F. Hodler, in Germania con A. Kubin, a Vienna con G. Klimt ed in Italia soprattutto con i Divisionisti, primi fra tutti G. Segantini e G. Previati - conquistando altresì il campo dell'arte applicata, produzione grafica inclusa. Lo pseudonimo utilizzato nel manifesto, Picì, non ha ancora svelato l'identità dell'autore ma lo spirito irrequieto dell'autore si ritrova anche in un'altra opera, un bozzetto teatrale siglato allo stesso modo, che raffigura Due Donne con lira e fiori (già Archivio Chiesa, ora Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Udine). Il bozzetto venne adoperato nel 1919 per la stampa del manifesto del Decimo anniversario dell'associazione croata di teatro amatoriale di Spalato.
Riferimenti Vedi scheda autore
Vedi scheda Stabilimento Passero-Chiesa
Vedi scheda pubblicità commerciale

Scopri lo Smart Space


IL NUOVO SPAZIO ESPOSITIVO DIGITALE NELLA SEDE DELLA FONDAZIONE A GORIZIA

edit

risorsa