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Amylotrofina Biscotto Trofè Delser

Pietro Antonio Sencig (Trieste 1875 - Udine 1952)

Anni venti

Informazioni

Titolo Amylotrofina Biscotto Trofè Delser
Acquisizione Asta Stadion, Trieste, 2 dicembre 2005, lotto n. 411
Autore Pietro Antonio Sencig (Trieste 1875 - Udine 1952)
Categoria Manifesto pubblicitario
Collocazione Palazzo Della Torre, Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, via G. Carducci n. 2, Gorizia
Cornice Legno e vetro, 145x110 cm
Dimensioni 138x100 cm
Epoca Anni venti
Iscrizioni Firmato [alto dx]: P. A. Sencig
Materiale tecnica Stampa litografica a colori su carta
N inventario FC245
N inventario fotografico F:\JPG 245
Nomefile Scheda 245.xls
Proprieta Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia
Provenienza Archivio Grafiche Giuseppe Chiesa,Udine
Restauri 2009, Laboratorio Eucore, Autorizzazione Soprintendenza dd. 10 agosto 2006
Stampa Litografia Passero di G. Chiesa - Udine
Stato conservazione Discreto. Scolorimento del'intera superficie litografata.
Valore assicurativo 600,00/800,00 Euro
Bibliografia R. Curci, "Pionieri" del manifesto: la ditta Chiesa di Udine, in 150 manifesti del Friuli - Venezia Giulia. Vita e costume di una regione 1895-1940, Padova, 1982, n. 130.
R. Curci, Una "palestra di cartellonismo a Udine: appunti su Antonio Bauzon e Pietro Antonio Sencig, in "Arte in Friuli, Arte a Trieste" n.3, Arti grafiche friulane, Udine, 1979.
P. Delbello, A. Pericin, B. Pompei (a cura di), Nei dintorni di Dudovich. Per una storia della "piccola" pubblicità e dei suoi grandi autori, Edizioni Modiano, Trieste, 2002.
Note La pubblicità che sempre più spesso si rivolge alle donne e le rende protagoniste non soltanto della scelta ma anche dell’offerta del prodotto ricorre nel ventennio fascista a liete scene di intimità familiare che esse ben conoscono vivendole quotidianamente. Ed ecco quindi il Biscottificio Delser di Martignacco – affezionato cliente di Enrico Passero prima e di Giuseppe Chiesa poi - che negli anni Venti, per mano di Pietro-Antonio Sencig, propone a grandi e piccini l’amylotrofina, “la migliore farina alimentare per bambini”, e il biscotto Trofè “di facile digestione, nutritivo e ricostituente” preparato secondo una ricetta derivata dalla tradizione conventuale delle monache Canossiane. Scrive il “girovago”, alias Chino Ermacora su "La Panarie" (Il girovago, Industrie friulane, Il Biscottificio Delser, in “La Panarie”, I, n. 2, marzo aprile 1924, p.64): "Una fuga di bimbi con le mani protese verso un biscotto enorme, mi richiama alla mente--certi piccoli che, smesso il biberon, addentano con le gengive il friabile dolce e sorridono beati sminuzzandolo fino a restarne con poche briciole tra le dita. E poi le immagini si alternano: un capezzale su cui un infermo attende la lenta guarigione, ed in disparte il dolce generoso che ristora il suo stomaco sfibrato dal male. E poi ancora, fra nimbi di fiori, vassoi colmi di fragranti biscotti, e candor di tovaglie ed iridi di cristallo: nozze d’amore nella giovinezza. E poi una tazza fumante nell’inverno che viene, entro la quale si rammollisce il dolce squisito che della bionda spiga conserva il colore, che del sole di giugno trattiene i biondi riflessi..”. L’affiche si avvale di un linguaggio domestico e rassicurante che sembra suggerire alle donne di ogni età quale sia la loro autentica, innata aspirazione. Ad accreditare i prodotti e il simpatico siparietto che li accompagna spiccano, alla base del manifesto, gli stemmi della Casa Reale di Savoia e di Papa Pio XI, fedeli fruitori dell’azienda friulana. La Delser nacque nel 1891 dallo spirito imprenditoriale dell'omonima famiglia di Martignacco e cominciò a produrre biscotti, wafer, caramelle e successivamente biscotti per l'infanzia. Molto famoso e rinomato
all'epoca era il "Biscotto Fosforato", che veniva consigliato dai pediatri in quanto digeribile e ricco di sali minerali. Le prime ricette derivarono dalla tradizione conventuale delle monache Canossiane. Inizialmente, e per molti anni, il controllo dei reparti fu affidato alla sapienza e all'autorità delle suore, che con precisione e rigore verificavano l'operato del personale. Nel 1908 nasce il primo stabilimento nel centro del paese di Martignacco, un piccolo borgo vicino a Udine. In quegli anni la Delser diventò fornitore della Casa Reale di Savoia e del Papato, e ricevette i Reali in visita per ben due volte presso il proprio stabilimento. Alcuni biscotti, in onore dei loro più nobili consumatori, vennero chiamati con i nomi dei membri della casa Reale: ricordiamo in particolare i due biscotti Margherita ed Elena. La Delser si affermò su tutto il territorio italiano ed estero, partecipò a manifestazioni importanti dove venne riconosciuta per l'elevata qualità dei suoi prodotti. Le numerose richieste dei prodotti Delser e le varie onorificenze ottenute in molteplici Esposizioni, diedero forte impulso all'azienda che, condotta con tenacia, intelligenza e lungimiranza dei fratelli Delser, cominciò a provvedersi di moderni macchinari ed a produrre una vasta gamma di biscotti con crescente successo in Italia e all'Estero. I biscotti di pasticceria, i wafer ripieni, le caramelle erano confezionati all'epoca in bellissime scatole di latta decorate ed il confezionamento a quei tempi era effettuato del tutto manualmente e solo molti anni dopo è stato soppiantato dalle confezionatrici automatiche. Nato a trieste il 6 luglio 1875 ed attivo nella città giuliana nei primi anni del '900, Sencig (poi Senci) si dedica soprattutto alla grafica  applicata alla cartolina e a varie forme di ricorrenza o pubblicità come locandine o manifesti. Disegna per la Lega Nazionale, per la Festa del Grillo. Nel 1923 si trasferisce definitivamente a Udine ed avvia un rapporto di collaborazione con lo Stabilimento Passero-Chiesa di cui diviene il principale disegnatore "interno" conseguendo un'attività cartellonistica di un certo spessore. Si esprime con una grafica di ascendenza austriaca fatta di solido e brillante naturalismo che porta negli anni '20 ad una dimensione più popolare e a tratti
fumettistica. L'artista si evolve poi verso una stilizzazione che negli anni '30 si impregna di novecentismo e raggiunge esiti di esasperata geometrizzazione. Muore a Udine il 2 novembre 1952.
Riferimenti Vedi scheda autore
Vedi scheda Stabilimento Passero-Chiesa
Vedi scheda pubblicità commerciale

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