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PROGETTO

Acrobati circensi

Anonimo (Pietro Antonio Sencig?)

Anni '20 del '900

Informazioni

Titolo Acrobati circensi
Acquisizione LEG
Autore Anonimo (Pietro Antonio Sencig?)
Categoria Manifesto pubblicitario
Collocazione Palazzo Della Torre, Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, via G. Carducci n. 2, Gorizia
Cornice
Dimensioni 70x100 cm
Epoca Anni '20 del '900
Iscrizioni
Materiale tecnica Stampa litografica a colori su carta
N inventario FC190
N inventario fotografico F:\JPG 190
Nomefile Scheda 190.xls
Proprieta Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia
Provenienza Archivio Grafiche Giuseppe Chiesa, Udine
Restauri 2009, Laboratorio Eucore, Autorizzazione Soprintendenza dd. 18 ottobre 2007
Stampa Litografia G. Chiesa - Udine
Stato conservazione Discreto. Importanti lacerazioni agli angoli superiori e inferiori dei margini.
Valore assicurativo 000,00/000,00 Euro
Bibliografia R. Curci, "Pionieri" del manifesto: la ditta Chiesa di Udine, in 150 manifesti del Friuli - Venezia Giulia. Vita e costume di una regione 1895-1940, Padova, 1982, n. 130.
P. Delbello, A. Pericin, B. Pompei (a cura di), Nei dintorni di Dudovich. Per una storia della "piccola" pubblicità e dei suoi grandi autori, Edizioni Modiano, Trieste, 2002.
M. Gallo, I manifesti nella storia del costume, Mondadori, Milano, 1972.
Note Il manifesto fa parte di una serie di affiches prodotti dallo Stabilimento Chiesa per spettacoli circensi, forse per il gran Circo e Serraglio Fratelli Kludský, fedele acquirente dell’azienda udinese (il circo, originario della Repubblica Ceca, viene fondato nel 1902 da Antonín Kludský e viene chiuso nel 1934, alla morte dell'ultimo elefante). Il circo era una continua esibizione di cavallerizzi, giocolieri, artisti fantastici e lo spettacolo era diviso in due parti. Nella prima parte gli artisti si esibivano sul filo d' acciaio, facevano giravolte sui cavalli, si presentava l' uomo forzuto che rompeva le catene e, dopo l' intervallo, gli stessi protagonisti diventavano attori. Perché in quel periodo quello che andava di moda era la messinscena di una commedia o di una farsa abbinata allo spettacolo propriamente circense. E così, capitava che l' uomo forzuto diventava il bullo di quartiere e la cavallerizza la donna da conquistare. Giochi di destrezza, virtuosismi canori e scenette alla meno peggio. Con molta probabilità questa affiche, come molti degli esemplari circensi del Fondo Chiesa, verosimilmente realizzato da Pietro Antonio Sencig, è un manifesto generico, ovvero progettato e stampato dallo stabilimento litogafico per i Kludský o per altri spettacoli circensi - all’epoca numerosi e molto in voga - senza alcuna indicazione relativa a luoghi e date dello spettacolo, informazioni che venivano aggiunte in un secondo tempo, da una qualsiasi tipografia, in occasione degli esotici show.
Riferimenti Vedi scheda autore
Vedi scheda Stabilimento Passero-Chiesa
Vedi scheda pubblicità commerciale

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