Informazioni
Titolo | Il protagonista di Viva Villa nel film Sui mari della Cina all'Impero |
Acquisizione | LEG |
Autore | Anonimo |
Categoria | Manifesto pubblicitario |
Collocazione | Palazzo Della Torre, Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, via G. Carducci n. 2, Gorizia |
Cornice | Legno e vetro, 110x80 cm |
Dimensioni | 102x72 cm |
Epoca | 1936 |
Iscrizioni | |
Materiale tecnica | Stampa litografica a colori su carta |
N inventario | FC 162 |
N inventario fotografico | F:\JPG 162 |
Nomefile | Scheda 162.xls |
Proprieta | Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia |
Provenienza | Archivio Grafiche Giuseppe Chiesa, Udine |
Restauri | 2009, Laboratorio Eucore, Autorizzazione Soprintendenza dd. 18 ottobre 2007 |
Stampa | Grafiche - Chiesa - Udine |
Stato conservazione | Buono |
Valore assicurativo | 000,00/000,00 Euro |
Bibliografia | R. Curci, "Pionieri" del manifesto: la ditta Chiesa di Udine, in 150 manifesti del Friuli - Venezia Giulia. Vita e costume di una regione 1895-1940, Padova, 1982, n. 130.
R. Curci, Antonio Bauzon cartellonista e poeta, Romans d'Isonzo, 1983, pp. non numerate. P. Delbello, A. Pericin, B. Pompei (a cura di), Nei dintorni di Dudovich. Per una storia della "piccola" pubblicità e dei suoi grandi autori, Edizioni Modiano, Trieste, 2002. R. Curci, Una "palestra di cartellonismo a Udine: appunti su Antonio Bauzon e Pietro Antonio Sencig, in "Arte in Friuli, Arte a Trieste" n.3, Arti grafiche friulane, Udine, 1979, pp. 119-124. |
Note | Manifesto realizzato in occasione della pellicola cinematografica "Sui mari della Cina all'Impero". Raffigurato a piena pagina - un ritratto dettagliato, fotografico - il volto dell'attore protagonista. È ancora lontano il grande clamore pubblicitario che accompagna l'uscita dei film negli Stati Uniti. Tutto ciò non significa che il cinema fosse distante dal consumismo. Andare al cinema era il passatempo più popolare nelle città italiane, soprattutto nelle regioni del Nord e senz'altro contribuì alla creazione di un clima favorevole alla promozione, nonchè al desiderio dei beni di consumo. Le pellicole influenzarono anche l'immaginazione di quei cittadini che non frequentavano assiduamente le sale cinematografiche. I distributori stranieri e italiani utilizzavano ampiamente i manifesti collocati sui tabelloni, agli angoli delle strade e all'esterno dei cinema per comunicare le attrattive di determinati film ai potenziali spettatori. Gli artisti dovevano perciò trovare il modo per collegare le pellicole ai codici culturali del pubblico. In questo manifesto la scelta effettuata è stata quella di attirare l'attenzione dell'ipotetico spettatore sull'attore protagonista - noto e apprezzato - piuttosto che sulla pellicola da lui interpretata. |
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