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PROGETTO

Grande Fiera Cavalli Udine

Carlo Todaro

1908

Informazioni

Titolo Grande Fiera Cavalli Udine
Acquisizione Asta Stadion, Trieste, 2 dicembre 2005, lotto n. 447
Autore Carlo Todaro
Categoria Manifesto istituzionale
Collocazione Palazzo Della Torre, Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, via G. Carducci n. 2, Gorizia
Cornice
Dimensioni 70x100 cm
Epoca 1908
Iscrizioni
Materiale tecnica Stampa litografica a colori su carta
N inventario FC 149
N inventario fotografico F:\JPG 149
Nomefile Scheda 149.xls
Proprieta Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia
Provenienza Archivio Grafiche Giuseppe Chiesa,Udine
Restauri 2009, Laboratorio Eucore, Autorizzazione Soprintendenza dd. 10 agosto 2006
Stampa Litografia E. Passero di G. Chiesa - Udine
Stato conservazione Parte superiore manifesto. Buono.
Valore assicurativo 500,00/700,00 Euro
Bibliografia R. Curci, "Pionieri" del manifesto: la ditta Chiesa di Udine, in 150 manifesti del Friuli - Venezia Giulia. Vita e costume di una regione 1895-1940, Padova, 1982, n. 130.
P. Delbello, A. Pericin, B. Pompei (a cura di), Nei dintorni di Dudovich. Per una storia della "piccola" pubblicità e dei suoi grandi autori, Edizioni Modiano, Trieste, 2002.
L. Pauletto, Aspetti della presenza delle societa commerciali nella regione, Edizioni Del Bianco, Udine, 1966,
Note Parte superiore di manifesto promotore della Grande Fiera di cavalli di Udine, del 1908, realizzata da C. Todaro. Il soggetto dell'affiche, teste di cavalli in corsa - lo si intuisce dalle criniere in movimento - viene spesso utilizzato per manifesti creati per la promozione di manifestazioni ippiche come quelle che avvenivano a Udine tra il XIX e il XX secolo. L'opera datata 1908 recupera, per una fiera di Cavalli in p.zza I maggio, l’icona dell’antico Sigillum Comunis Terre Utinensis risalente al 1385, conservato presso l’Archivio di Stato di Venezia che raffigura il fortilizio medievale. Tre cavalli, un morello, un baio e un grigio appaiono i garanti di premi, degli spettacoli e della grandezza della manifestazione. Il cartello va messo in relazione all’attività promozionale del conte Nicolò Mantica nei confronti delle fiere di cavalli, intese come strumento di promozione e selezione del patrimonio equino della nostra regione. Pur nella sintesi compositiva, la realizzazione evidenzia una buona qualità, opera di C. Todaro per le grafiche Passero, mostra suggestioni dall’arte di Plinio Codognato: i profili delle cavalcature realizzate per la Fiera di Cavalli del 1904 a Verona (a sua volta rielaborazione grafica più sintetica dell’elaborato manifesto per una fiera veronese del 1898) sono riprese specularmente, dall’autore della locandina udinese; identico lo schema compositivo delle teste degli animali, dipinte non già al centro ma sul lato alto del foglio. Lo schema compositivo viene riprodotto quasi integralmente da Todaro nel 1912 (stabilimento Passero, coll. privata), in un avviso del municipio di Udine che regolamenta le fiere in Giardin Grande: un’ampia panoramica delle montagne fa da sfondo al Castello di Udine . Le corse di cavalli costituivano un avvenimento sociale di grande importanza per la città friulana: molti erano infatti gli eventi ippici e, almeno fino alla fine dell’ottocento, si ha notizia certa di corse di cavalli tenute a Udine anche nel mese di aprile, con partenza dall’esterno di porta Aquileia e arrivo in via Mercatovecchio, dov’era collocato il traguardo e dov’erano allestiti i palchi per i giudici di gara e le autorità. Seguitissime
anche le corse dell’anello e le giostre (i duelli tra cavalieri con le armi da battaglia); tra queste, di indubbio valore storico il gioco della quintana, che affonda le sue origini nel XIV secolo quando venne organizzato per salutare la seconda visita di Carlo IV di Lussemburgo alla città di Udine nel 1368. Quali fossero i divertimenti degli udinesi, e più in generale dei Friulani, ce lo racconta A. Purasanta, giornalista della fine dell’Ottocento: "La vita esterna dei cittadini si limita a poche passeggiate diurne, ad assistere ai concerti pubblici ed alle serate teatrali, non troppo frequenti, ma, in compenso, quasi sempre eseguite da buoni elementi artistici. In poche occasioni Udine offre motivo di allettamento al forestiero per visitare la città. Queste sono il carnevale e le feste del mese d'agosto, nel qual mese hanno luogo grandi fiere e divertimenti pubblici, primo fra i quali le corse di cavalli al trotto. Il carnevale poi è caratteristico per la passione del ballo per il ballo che hanno gli udinesi. Del resto, a dimostrare quanto gli udinesi abbiano sentito l'impulso di modernità, che invade il mondo civile, basti il dire che la città ha compiuta quasi interamente la fognatura con sistemi moderni, è illuminata tutta a luce elettrica, ha un servizio interno di tram a cavalli, ed è in molta parte pavimentata in legno. Il forestiero, poi, che vi arriva, trova tutto il confortabile in numerosi e puliti alberghi, ristoranti e caffè”.
Riferimenti Vedi scheda autore
Vedi scheda Stabilimento Passero-Chiesa
Vedi scheda pubblicità commerciale

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