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PROGETTO

Torino - Ascoli Piceno, Stabilimento bacologico

Anonimo

Inizi del '900

Informazioni

Titolo Torino - Ascoli Piceno, Stabilimento bacologico
Acquisizione LEG
Autore Anonimo
Categoria Bozzetto pubblicitario
Collocazione Palazzo Della Torre, Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, via G. Carducci n. 2, Gorizia
Cornice
Dimensioni 92x67 cm
Epoca Inizi del '900
Iscrizioni
Materiale tecnica Tempera e matita su carta
N inventario FC 130
N inventario fotografico F:\JPG 130
Nomefile Scheda 130.xls
Proprieta Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia
Provenienza Archivio Grafiche Giuseppe Chiesa, Udine
Restauri 2009, Laboratorio Eucore, Autorizzazione Soprintendenza dd. 18 ottobre 2007
Stampa Litografia E. Passero di G. Chiesa - Udine
Stato conservazione Buono
Valore assicurativo 000,00/000,00 Euro
Bibliografia R. Curci, "Pionieri" del manifesto: la ditta Chiesa di Udine, in 150 manifesti del Friuli - Venezia Giulia. Vita e costume di una regione 1895-1940, Padova, 1982, n. 130.
M. Gallo, I manifesti nella storia del costume, Edizioni Mondadori, Milano, 1972.
P. Delbello, A. Pericin, B. Pompei (a cura di), Nei dintorni di Dudovich. Per una storia della "piccola" pubblicità e dei suoi grandi autori, Edizioni Modiano, Trieste, 2002.
G. Reali, L'allevamento del baco da seta, L'Informatore agrario, Verona, 1990.
Note Bozzetto realizzato per uno dei numerosi stabilimenti bacologici all'epoca attivi nella città di Ascoli Piceno. Tra la fine del XIX e gli anni trenta del XX secolo, sulle altre attività prende il sopravvento il settore produttivo della bachicoltura, legato a quello delle filande. In questo settore Ascoli è all'avanguardia, con contributi originali e innovative invenzioni tecnologiche. Intrecciandosi con l'edilizia residenziale, quest'attività si diffonderà capillarmente nel tessuto urbano: nel 1892, dei 39 stabilimenti presenti nella provincia, 30 sono nel comune. Ancora nel 1927 la città ne esporta i prodotti - il seme bachi - in Giappone, India, Cina, Turchia, Ungheria, Spagna e altri paesi; ed è in Ascoli che ha sede la Regia Stazione che vigila su 108 stabilimenti italiani sui 170 totali, di cui i 50 più importanti hanno sede proprio nella città, con l'impiego dai 1.000 ai 5.000 tra operai e operaie. Oltre ad alcune immagini relative al prodotto bacologico, al fabbricato del capoluogo marchigiano e ai suoi laboratori, nel bozzetto viene inoltre inserita un'insegna che riporta il nome dei F.lli Ritrattore, probabilmente imprenditori che si occupavano dell'attività commerciale del prodotto bacologico. Importante divenne infatti lo smercio, in Italia ed anche all'estero, del prodotto di base della bachicoltura. Accanto ai "fondatori" dell'attività, ben presto numerose ditte si affacciarono sul mercato ed iniziarono a mantenere gli allevamenti. Ad essi si affiancarono anche alcuni appartenenti ai ceti borghesi, spinti ad intraprendere questa attività dalla considerazione della relativa esiguità del costo di impianto degli allevamenti. I più piccoli imprenditori continuarono ad usufruire del vecchio sistema di allevamento nelle campagne, presso i mezzadri. Le ditte più importanti, invece, vennero organizzando un vero e proprio sistema industriale.
Riferimenti Vedi scheda autore
Vedi scheda Stabilimento Passero-Chiesa
Vedi scheda pubblicità commerciale

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