Informazioni
Titolo | Guerra all'alcolismo |
Acquisizione | LEG |
Autore | Anonimo |
Categoria | Manifesto istituzionale |
Collocazione | Palazzo Della Torre, Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, via G. Carducci n. 2, Gorizia |
Cornice | |
Dimensioni | 140x100 cm (70X100 singolo pezzo) |
Epoca | 1905 ca. |
Iscrizioni | |
Materiale tecnica | Stampa litografica a colori su carta |
N inventario | FC127 - 128 |
N inventario fotografico | F:\JPG 127 - 128 |
Nomefile | Scheda 127.xls |
Proprieta | Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia |
Provenienza | Archivio Grafiche Giuseppe Chiesa,Udine |
Restauri | 2009, Laboratorio Eucore, Autorizzazione Soprintendenza dd. 18 ottobre 2007 |
Stampa | Lit.fia E. Passero - Udine |
Stato conservazione | Buono. |
Valore assicurativo | 350,00/500,00 Euro |
Bibliografia | R. Curci, "Pionieri" del manifesto: la ditta Chiesa di Udine, in 150 manifesti del Friuli - Venezia Giulia. Vita e costume di una regione 1895-1940, Padova, 1982, n. 130.
P. Delbello, A. Pericin, B. Pompei (a cura di), Nei dintorni di Dudovich. Per una storia della "piccola" pubblicità e dei suoi grandi autori, Edizioni Modiano, Trieste, 2002. Antonio Giolitti in una discussione sul bilancio del 15 giugno 1909 in Eugenia Tognotti, Alcolismo e pensiero medico nell’Italia liberale, in La vite e il vino, Storia e diritto (Secoli XI -XIX), Carocci, Roma 2000, volume II, pag. 1247. Renato Monteleone, Socialisti o ‘ciucialiter’? Il PSI e il destino delle osterie tra socialità e alcolismo, in ‘Movimento operaio e socialista’, 1 anno VIII, Proletari in osteria, Anno VIII (Nuova serie), Centro Ligure di Storia Sociale, Genova, Gennaio-aprile 1985. D.Bianchi, N.Stradi, «11 rifugio negato: iniziativa antialcolica... nel Friuli del primo novecento» in: Movimento operaio e Socialista n. 1/1985 - VIII. |
Note | Ai primi del 1900 si assiste alla crociata contro l’alcolismo in tutta Europa, i decessi per cirrosi superano di gran lunga la soglia di guardia e lo stato sociale viene messo in pericolo. Aumentano i delitti di sangue e i reati dovuti all’assunzione di alcol, pertanto per calmierare la situazione si procede alla privatizzazione delle aziende di distillati in alcune nazioni e alla messa al bando dell’assenzio che scompare da tutti i ricettari. Per quanto concerne la situazione in Italia significative le parole di Antonio Giolitti pronunciate nel corso di una discussione sul bilancio nel giugno 1909: "Quanto al consumo del vino siamo tra due correnti: l’una dei sanitari che affermano che il vino fa male e l’altra degli economisti che raccomandano di bere molto di più, per evitare la crisi vinicola". Questa è in definita un ottima sintesi del dibattito ricorrente sul vino e sugli effetti sociali e politici dell’uso smodato dello stesso e degli alcolici in generale Una statistica del 1884 informa che il consumo medio annuo di vino per abitante in Italia è di litri 68,4. Nell’ultimo decennio del secolo, questa media nazionale sale a 91 litri. La tendenza alla repressione dei comportamenti socialmente devianti originati dall’abuso di alcool ed alle malattie fisiche e psichiche da essi derivanti vengono spesso associati ad una lettura socio-antropologica di stampo positivistico-lombrosiano applicato alle classi subalterne. Mentre l’Enciclopedia Medica Italiana afferma, nel 1868, che il vino «favorisce la digestione, l’introduzione e quindi l’assorbimento di altro materiale alimentare e fisiologico e (…) l’alcol rende possibile che l’uomo lavori con maggiore attività e che spieghi maggior forza e per più lungo tempo», altri medici post-unitari pongono negli stessi anni questioni somatiche, legate ai danni al corpo e ai disturbi mentali legati all’abuso di alcol. La nuova entità nosologica legata all’alcolismo come malattia e non più soltanto come vizio prende piede, basti pensare ad un opuscolo propagandistico uscito nel 1904 in cui si sosteneva che "il vizio del bere è prima di tutto fonte di miseria e la miseria è per se stessa tra le cause prime del dissolvimento della
famiglia". Anche il manifesto della Lega Antialcolica, sorta a Udine nel 1904, propone motti e slogan di eguale natura in cui l'abuso, o forse soltanto l'uso, di alcol porta all'abbrutimento e al delitto. |
Riferimenti | Vedi scheda autore
Vedi scheda Stabilimento Passero-Chiesa Vedi scheda pubblicità commerciale |