Informazioni
| Titolo | Udine, Centro Provinciale per la Maiscoltura |
| Acquisizione | LEG |
| Autore | Anonimo |
| Categoria | Bozzetto istituzionale |
| Collocazione | Palazzo Della Torre, Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, via G. Carducci n. 2, Gorizia |
| Cornice | |
| Dimensioni | 35x50 cm |
| Epoca | 1941 |
| Iscrizioni | |
| Materiale tecnica | Bozzetto - Matita e tempera su carta |
| N inventario | FC097 |
| N inventario fotografico | F:\JPG 097 |
| Nomefile | Scheda 097.xls |
| Proprieta | Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia |
| Provenienza | Archivio Grafiche Giuseppe Chiesa,Udine |
| Restauri | 2009, Laboratorio Eucore, Autorizzazione Soprintendenza dd. 18 ottobre 2007 |
| Stampa | Litografia G. Chiesa - Udine |
| Stato conservazione | Buono |
| Valore assicurativo | 000,00/000,00 Euro |
| Bibliografia | P. Delbello, A. Pericin, B. Pompei (a cura di), Nei dintorni di Dudovich. Per una storia della "piccola" pubblicità e dei suoi grandi autori, Edizioni Modiano, Trieste, 2002.
M. Gallo, I manifesti nella storia del costume, Mondadori, Milano, 1972. A. Villari (a cura di), L'arte della pubblicità. Il manifesto italiano e le avanguardie 1920-1940, Silvana Editoriale, Milano, 2008. L. Messedaglia, Il mais e la vita rurale italiana, Federazione Italiana del Consorzi Agrari, Piacenza 1927. |
| Note | Bozzetto realizzato per il Centro provinciale di maiscultura di Udine in occasione della pubblicazione del Programma e delle attività svolte durante l'anno 1940, particolare ed interessante lavoro in cui si descrive il programma e l’attività del Centro di Maiscoltura di Udine completo di numerose schede descrittive (con illustrazioni a piena pagina) di diverse varietà locali, tra cui il Biancoperla, realizzate tra gli anni ‘40 e ‘50. A sinistra emerge dallo scuro fondo il tradizionale ciavedal in ferro battuto su cui si riflettono le vivaci scintille del fuoco che scoppietta sotto il paiolo; a destra, dritta e ricca di frutti una pianta di granoturco dalla quale sporge una mappa del territorio provinciale udinese in cui vengono indicati i centri di maiscoltura. La parte inferiore del bozzetto viene pazientemente e faticosamente arato da un operoso contadino. Negli anni in cui è stato realizzato quest'opera la maiscoltura italiana si è profondamente modificata, nel senso che le produzioni si sono orientate verso il mercato anziché verso l’autoconsumo alimentare umano e che, in conseguenza, il mais è scomparso dalle aree marginali non irrigate, dove dava rese modeste e incostanti, e si è localizzato quasi esclusivamente nelle zone irrigate dove ha potuto vedere enormemente intensificate le sue produzioni grazie all’introduzione dei mais ibridi, altamente produttivi, ma molto esigenti quanto a tecnica colturale. Il Friuli Venezia Giulia, insieme a Piemonte, Veneto e Lombardia, era infatti - e lo è tutt'oggi - una delle regioni italiane più intensamente maidicole della penisola. |
| Riferimenti | Vedi scheda autore
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