Informazioni
| Titolo | Vista da Castelmonte |
| Acquisizione | LEG |
| Autore | Anonimo |
| Categoria | Bozzetto istituzionale (?) |
| Collocazione | Palazzo Della Torre, Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, via G. Carducci n. 2, Gorizia |
| Cornice | |
| Dimensioni | 24,5x18,5 cm |
| Epoca | Prima metà del '900 |
| Iscrizioni | |
| Materiale tecnica | Bozzetto - Matita e tempera su carta |
| N inventario | FC092 |
| N inventario fotografico | F:\JPG 092 |
| Nomefile | Scheda 092.xls |
| Proprieta | Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia |
| Provenienza | Archivio Grafiche Giuseppe Chiesa,Udine |
| Restauri | 2009, Laboratorio Eucore, Autorizzazione Soprintendenza dd. 18 ottobre 2007 |
| Stampa | Litografia G. Chiesa - Udine |
| Stato conservazione | Buono |
| Valore assicurativo | 000,00/000,00 Euro |
| Bibliografia | P. Delbello, A. Pericin, B. Pompei (a cura di), Nei dintorni di Dudovich. Per una storia della "piccola" pubblicità e dei suoi grandi autori, Edizioni Modiano, Trieste, 2002.
M. Gallo, I manifesti nella storia del costume, Mondadori, Milano, 1972. A. Villari (a cura di), L'arte della pubblicità. Il manifesto italiano e le avanguardie 1920-1940, Silvana Editoriale, Milano, 2008. G. Blasutti, Castelmonte-Guida storica del Santuario; Castelmonte, 1992. |
| Note | Bozzetto del Santuario di Castelmonte. Il Santuario di Castelmonte è antichissimo: il più antico del Friuli ed uno dei più antichi di tutta la cristianità. Bisogna risalire a circa mille cinquecento anni fa per trovarne le origini, che si affondano nel crepuscolo del Cristianesimo primitivo. Una tenace tradizione lo faceva risalire al secolo V, cioè al periodo immediatamente successivo al Concilio di Efeso del 431, nel quale venne solennemente definita la Divina Maternità di Maria. Sino a ieri si poteva pensare che una tale tradizione non avesse fondamento, e derivasse da un pio vanto dei Cividalesi, e non da una probabile realtà. Ma nel 1962, mentre si scavava per costruire la chiesa inferiore di sotto al Santuario, vennero scoperti due pavimenti in cocciopesto, risalenti almeno al secolo VI: indubbia prova che sino d' allora sulla vetta di Castelmonte c'era « qualcosa ». Che cosa, a questa altezza e ad oltre otto chilometri da Cividale? Certamente la sede di una guarnigione romana, un posto di avvistamento e di difesa, nel periodo delle invasioni, incominciato in queste regioni nel secolo V, con quella gotica di Alarico del 402 e con quella unna di Attila del 452, proseguito poi nel 568 con quella longobarda di Alboino e, poco dopo, con le incursioni e le infiltrazioni slave, che dal secolo VII al secolo IX vennero a spegnersi proprio a ridosso di Castelmonte. |
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