Un corpus di cinquantatré lastre fotografiche, materiale inedito risalente agli anni della Grande Guerra, un dipinto e due fotografie di grande formato sono le opere di proprietà del Ministero della Difesa, Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti conservate al Sacrario Militare di Redipuglia e recentemente restaurate con il contributo della Fondazione Carigo e con la collaborazione del Comune di Fogliano Redipuglia, su autorizzazione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Friuli Venezia Giulia.
E’ stato effettuato ad opera del laboratorio CREA (Centro Ricerca Elaborazione Audiovisivi), attivo nell’ambito del corso di laurea DAMS dell’Università di Udine con sede a Gorizia, l’intervento conservativo sulla raccolta di lastre fotografiche. L’operazione, che ha permesso di documentare questo prezioso patrimonio, ha previsto l’archiviazione degli originali secondo precisi criteri conservativi e la scansione degli stessi, così da crearne un archivio digitale. Conservate nei locali del Sacrario, le lastre sono di formato 9x12 centimetri e raffigurano ritratti dal fronte, singoli e di gruppo, e scene di vita familiare ricche di dettagli e di grande valore storico e documentario.
A cura della ditta Esedra di Udine il restauro del dipinto e dei due ingrandimenti fotografici.
L’opera pittorica, un olio su tela del 1922 di Giuseppe Ciotti (1889-1991) che raffigura la Pietà, ha richiesto un lavoro di pulitura, consolidamento del colore, risarcimento delle lacune, sostituzione del telaio e foderatura del retro dell’opera.
Il Duca d’Aosta intento a consegnare un’onorificenza e il tenente Federico Castegnaro ritratto all’interno di uno studio fotografico presumibilmente prima dell’inizio della Grande Guerra, sono invece i soggetti delle due fotografie di grande formato conservate in una delle sale adiacenti alla Cappella posta in cima alla scalinata del Sacrario. Ripuliti e ricostruiti nelle parti che risultavano abrase, i due ingrandimenti sono stati anche oggetto di reintegrazioni cromatiche laddove necessarie, e sono state infine rimontate su supporti idonei alla loro conservazione.
Gli interventi rientrano nel novero delle attività artistiche e culturali cui contribuisce la Fondazione Carigo, che conferma così la sua attenzione alla valorizzazione delle opere d’arte e di interesse storico legate al territorio isontino, con l’intento di garantirne la fruibilità. Nel caso concreto, la volontà è quella di mantenere viva la memoria degli eventi della Grande Guerra e di sostenere lo sviluppo del Sacrario di Redipuglia e del suo museo, come già effettuato con altre iniziative, tra cui il restauro, recentemente concluso, dei registri dei caduti che vi sono tumulati.