PRESENTA UN
PROGETTO

Donato un dipinto alla Fondazione

La comunità terapeutica La Tempesta ha così ringraziato la Fondazione per il sostegno assicurato ai laboratori artistici rivolti agli ospiti della comunità.



News pubblicata il
21 / 01 / 2015
LA COMUNITA’ “LA TEMPESTA” HA DONATO ALLA FONDAZIONE CARIGO UN DIPINTO REALIZZATO NELL’AMBITO DEI LABORATORI ARTISTICI SOSTENUTI DALLA STESSA FONDAZIONE

Comunicato stampa
A conclusione della mostra “La Tempesta al Museo”, tenutasi a Palazzo Attems dal 20 dicembre 2014 all'11 gennaio 2015, la Comunità terapeutica “La Tempesta” di Gorizia ha donato alla Fondazione Carigo uno dei dipinti che vi erano esposti, quale riconoscimento per il contributo assicurato per la realizzazione del laboratorio artistico tenuto in Comunità dai maestri Luciano de Gironcoli ed Enzo Valentinuz e che ha trovato degna conclusione nella rassegna, comprendente una cinquantina di disegni, tele e graffiti.
Il sostegno della Fondazione all’iniziativa e ad altre attività di grande significato sociale e terapeutico svolte all’interno della Comunità “La Tempesta” si rinnova ormai da molti anni e si è manifestato anche con una recente visita del Presidente, dott. Chiozza, al laboratorio organizzato nella struttura comunitaria.
Proporre un’attività artistica all’interno di una Comunità terapeutica, con professionisti di grande sensibilità umana e capacità relazionali, oltre che tecniche, come De Gironcoli e Valentinuz, significa riempire di esperienze positive quello spazio intermedio che, secondo lo psicoanalista e pediatra Donald Winnicott, esiste tra la persona e l’ambiente, tra sé e l'altro, tra il mondo interno e il mondo esterno. Questo spazio potenziale può permetterci di accedere alla bellezza della natura e delle arti, ma può anche venire invaso dalla sofferenza, dalla malattia, dalla dipendenza patologica, provocando un ripiegamento della persona su se stessa.
Il lavoro svolto all’interno della comunità “La Tempesta”, la sua organizzazione ed i suoi valori possono essere spiegati attraverso un'immagine artistica evocativa: il dipinto del Giorgione “La Tempesta”, dove una puerpera allatta il figlio con accanto una figura maschile (un guerriero), mentre sullo sfondo, minacciosa, si intravede la tempesta in arrivo. Una possibile, e non unica, lettura psicologica evidenzia due aspetti fondanti la dimensione umana: l'attitudine materno-femminile, di cura e di protezione, e a fianco quella paterno-maschile, rispecchiante l'aspetto di contenimento e di limite. Il loro possibile e spesso difficile equilibrio, vale a dire una buona integrazione delle cure parentali, rappresenta una base sufficientemente sicura per un normale sviluppo e per la crescita psicologica. Sullo sfondo però le nubi minacciose preannunciano l'arrivo della tempesta: le inquietudini, le difficoltà che la vita ci riserva e che alterano l'apparente quiete. Metaforicamente, lo sviluppo psichico si muove tra gli aspetti di cura e protezione e la necessità di imparare ad autoproteggersi ed affrontare le avversità incombenti. Il percorso di Comunità si “ispira” a tali funzioni, in un equilibrio faticoso e costante.

In allegato: foto che rappresenta il momento della donazione del quadro da parte della giovane artista Francesca V. al Presidente Chiozza.

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