Il Gruppo Teatrale per il Dialetto diretto da Gianfranco Saletta presenta
PROSIT
Un brindisi di riconciliazione a cent’anni da un’immane tragedia
Tratto dai testi di Lino Carpinteri e Mariano Faraguna
Riadattati per l’occasione da Giorgio Amodeo con Gianfranco Saletta, Mariella Terragni e Giorgio Amodeo
musiche eseguite dal vivo alla fisarmonica dal M° Carlo Moser
PROSIT
Un brindisi di riconciliazione a cent’anni da un’immane tragedia
Tratto dai testi di Lino Carpinteri e Mariano Faraguna
Riadattati per l’occasione da Giorgio Amodeo con Gianfranco Saletta, Mariella Terragni e Giorgio Amodeo
musiche eseguite dal vivo alla fisarmonica dal M° Carlo Moser
Il Gruppo Teatrale per il Dialetto ripropone uno dei suoi più fortunati spettacoli a leggìo, tra i tanti proposti in questi anni al pubblico della regione, in cui si mettono in luce gli aspetti tradizionali della produzione enologica della nostra zona. Verranno rievocati i tempi passati quando la Venezia Giulia faceva parte integrante dell’Impero Austroungarico e, sempre con ironia e delicatezza, anche le tragiche vicende storiche che, con le cruente battaglie della Prima Guerra Mondiale, hanno sconvolto e insanguinato il nostro territorio. Lo spettacolo è un racconto drammatizzato, realizzato in forma di concerto, briosamente accompagnato da musiche e canzoni d’epoca eseguite dal vivo e simpaticamente arricchito da alcuni brillanti e piacevoli intermezzi tratti dalle Serbidiole, ovvero le poesie del Noneto, e dalle popolari Maldobrie a tema tratte dal formidabile repertorio di Carpinteri & Faraguna. Il Gruppo Teatrale per il Dialetto, diretto da Gianfranco Saletta, si è da anni ormai specializzato nel recupero e nella valorizzazione delle tradizioni culturali e dei testi degli autori dialettali, e allestisce in ogni stagione teatrale degli spettacoli che ottengono sempre grandi riconoscimenti, anche nelle rappresentazioni eseguite al fuori del territorio regionale. “Prosit” prodotto nel 2004, e ora ripresentato, continua la tradizione di “Xe più giorni che luganighe” (2006), e quindi proseguita con “Amor no xe brodo de fasoi” (2007), “La strada ferata” (2008), “Bordesando bordesando” (2009), “Se no i xe mati no li volemo” (2010) “El carigo de cope” (2011), “Ma cos’è questa crisi” (2012), e il più recente “L’anima del commercio” (2013).