Il tema della ricerca scientifica, medica in particolare, è stato al centro di un importante intervento attuato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia attraverso l’adesione al progetto “eTransplant”, promosso da Fondazione Banca degli Occhi del Veneto Onlus e finalizzato allo sviluppo di una piattaforma informativa per il miglioramento della donazione e del trapianto di cornea in Veneto ed in Friuli Venezia Giulia.
L’iniziativa, giunta ora alla sua fase conclusiva, è nata con lo scopo di garantire la sicurezza e la qualità dei tessuti oculari donati per i trapianti ed annovera tra i propri finanziatori, oltre alla Fondazione Carigo, anche altre quattro Fondazioni di origine bancaria: Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Fondazione di Venezia, Fondazione CRUP, Fondazione CR Trieste.
Il progetto ha portato alla completa informatizzazione del processo di registrazione dei dati essenziali alla gestione ed alla tracciabilità dell’intero ciclo di una donazione di cornea, con il fine ultimo di limitare i rischi per la salute dei pazienti destinatari dei trapianti. Il sistema approntato consente, infatti, di diminuire notevolmente le possibilità di errore dovute all’immissione manuale della grande mole di informazioni gestite da Fondazione Banca degli Occhi - ogni anno vi transitano circa due milioni di dati sensibili –, facilitando e velocizzando il compito degli operatori, nonché dei medici addetti al prelievo dei tessuti oculari.
La piattaforma, che potrà essere impiegata anche negli altri ambiti di azione di Fondazione Banca degli Occhi - come la biobanca, che raccoglie i tessuti non idonei al trapianto e la ricerca sulle cellule staminali - apre dunque nuove prospettive per l’avanzamento della ricerca scientifica nella nostra regione, dove il punto di riferimento per i trapianti di cornea è l’Ospedale S. Maria della Misericordia di Udine, e nel vicino Veneto, e costituisce un ulteriore passo verso il miglioramento delle possibilità di cura delle malattie dell'apparato visivo.
L’iniziativa, giunta ora alla sua fase conclusiva, è nata con lo scopo di garantire la sicurezza e la qualità dei tessuti oculari donati per i trapianti ed annovera tra i propri finanziatori, oltre alla Fondazione Carigo, anche altre quattro Fondazioni di origine bancaria: Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Fondazione di Venezia, Fondazione CRUP, Fondazione CR Trieste.
Il progetto ha portato alla completa informatizzazione del processo di registrazione dei dati essenziali alla gestione ed alla tracciabilità dell’intero ciclo di una donazione di cornea, con il fine ultimo di limitare i rischi per la salute dei pazienti destinatari dei trapianti. Il sistema approntato consente, infatti, di diminuire notevolmente le possibilità di errore dovute all’immissione manuale della grande mole di informazioni gestite da Fondazione Banca degli Occhi - ogni anno vi transitano circa due milioni di dati sensibili –, facilitando e velocizzando il compito degli operatori, nonché dei medici addetti al prelievo dei tessuti oculari.
La piattaforma, che potrà essere impiegata anche negli altri ambiti di azione di Fondazione Banca degli Occhi - come la biobanca, che raccoglie i tessuti non idonei al trapianto e la ricerca sulle cellule staminali - apre dunque nuove prospettive per l’avanzamento della ricerca scientifica nella nostra regione, dove il punto di riferimento per i trapianti di cornea è l’Ospedale S. Maria della Misericordia di Udine, e nel vicino Veneto, e costituisce un ulteriore passo verso il miglioramento delle possibilità di cura delle malattie dell'apparato visivo.