Programma
15,00 Registrazione dei partecipanti
15,15 Indirizzo di saluto del Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia
Indirizzi di saluto delle Autorità
15,30 PRESENTAZIONE TEMA CONVEGNO
Enzo Lorenzon, Presidente del Consorzio di Bonifica Pianura Isontina
15,45 PAESAGGIO FLUVIALE E ECOLOGIA
Alfredo Altobelli, ricercatore in Ecologia Dipartimento Scienze della Vita, Università degli Studi di Trieste
16,15 L'ISONZO FRA ASPETTI GIURIDICI, NATURALISTICI E UTILIZZAZIONI
Luca Cadez, Presidente di Legambiente Gorizia
16,45 L’ALTERAZIONE DELLE PORTATE NEL FIUME ISONZO: CAUSE, CONSEGUENZE E POSSIBILI SOLUZIONI
Prof. Ing. Sergio Fattorelli, ordinario nell’Università di Padova, già titolare della Cattedra di Pianificazione e Gestione delle Risorse Idriche e Presidente di BETA Studio srl
17,15 interventi delle ORGANIZZAZIONI AGRICOLE DI CATEGORIA
DIBATTITO
17,45 Conclusione dei lavori
Coordinatore e moderatore:
Dott. Roberto Collini, Presidente dell’Istituto di sociologia internazionale di Gorizia
15,00 Registrazione dei partecipanti
15,15 Indirizzo di saluto del Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia
Indirizzi di saluto delle Autorità
15,30 PRESENTAZIONE TEMA CONVEGNO
Enzo Lorenzon, Presidente del Consorzio di Bonifica Pianura Isontina
15,45 PAESAGGIO FLUVIALE E ECOLOGIA
Alfredo Altobelli, ricercatore in Ecologia Dipartimento Scienze della Vita, Università degli Studi di Trieste
16,15 L'ISONZO FRA ASPETTI GIURIDICI, NATURALISTICI E UTILIZZAZIONI
Luca Cadez, Presidente di Legambiente Gorizia
16,45 L’ALTERAZIONE DELLE PORTATE NEL FIUME ISONZO: CAUSE, CONSEGUENZE E POSSIBILI SOLUZIONI
Prof. Ing. Sergio Fattorelli, ordinario nell’Università di Padova, già titolare della Cattedra di Pianificazione e Gestione delle Risorse Idriche e Presidente di BETA Studio srl
17,15 interventi delle ORGANIZZAZIONI AGRICOLE DI CATEGORIA
DIBATTITO
17,45 Conclusione dei lavori
Coordinatore e moderatore:
Dott. Roberto Collini, Presidente dell’Istituto di sociologia internazionale di Gorizia
Le problematiche relative alla gestione delle acque per uso idroelettrico e irriguo nel bacino del fiume Isonzo iniziarono ad essere affrontate dopo la definizione della linea di confine stabilità con il trattato di pace di Parigi del 10/02/1947.
L’approvvigionamento d’acqua a scopi irrigui per i comprensori dell’Agro Cormonese-Gradiscano e dell’Agro Monfalconese è strettamente legato alla sola ed unica fonte, rappresentata dall’ Isonzo, ma la sua funzione vitale oggi è pesantemente subordinata alla gestione degli sbarramenti idroelettrici situati in Slovenia, con pesanti limitazioni anche per i fabbisogni delle realtà isontine.
Durante la stagione estiva e nei periodi di magra, l’alveo del fiume ricadente in territorio italiano è soggetto a notevoli escursioni giornaliere di portata, dovute all’utilizzo unilaterale del sistema idroelettrico sloveno, in particolare dell’impianto di Salcano, situato appena oltre confine. Tutto ciò rende particolarmente fragile l’equilibrio del corso d’acqua, incidendo fortemente sull’habitat naturalistico e provocando dannosi disservizi all’irrigazione dei terreni.
Il convegno intende rappresentare un momento di analisi degli eventi storici che hanno portato all’attuale gestione del fiume Isonzo, le loro ripercussioni sull’ambiente fluviale e sulle realtà economiche isontine, nonché una riflessione sulle possibili soluzioni alle problematiche trattate.
L’approvvigionamento d’acqua a scopi irrigui per i comprensori dell’Agro Cormonese-Gradiscano e dell’Agro Monfalconese è strettamente legato alla sola ed unica fonte, rappresentata dall’ Isonzo, ma la sua funzione vitale oggi è pesantemente subordinata alla gestione degli sbarramenti idroelettrici situati in Slovenia, con pesanti limitazioni anche per i fabbisogni delle realtà isontine.
Durante la stagione estiva e nei periodi di magra, l’alveo del fiume ricadente in territorio italiano è soggetto a notevoli escursioni giornaliere di portata, dovute all’utilizzo unilaterale del sistema idroelettrico sloveno, in particolare dell’impianto di Salcano, situato appena oltre confine. Tutto ciò rende particolarmente fragile l’equilibrio del corso d’acqua, incidendo fortemente sull’habitat naturalistico e provocando dannosi disservizi all’irrigazione dei terreni.
Il convegno intende rappresentare un momento di analisi degli eventi storici che hanno portato all’attuale gestione del fiume Isonzo, le loro ripercussioni sull’ambiente fluviale e sulle realtà economiche isontine, nonché una riflessione sulle possibili soluzioni alle problematiche trattate.