Proseguono gli eventi collaterali del mercoledì proposti dalla Fondazione Carigo a margine della mostra Réclame con una nuova interessante proposta, il concerto ‘Classica in Jazz’ del Fade Out Trio composto da Daniele Furlan, Giulio Scaramella e Pietro Spanghero, per l'occasione trasformato in quartetto con la partecipazione di Giuseppe Minin alla tromba.
Cosa accade se il musicista classico si accosta con curiosità ed in modo dinamico e creativo ai settori “altri” dell’espressione musicale? In particolare, cosa può rappresentare la rilettura in chiave jazzistica di grandi opere del repertorio classico?
Classica in jazz” nasce proprio dal tentativo di dare risposta a queste domande e dagli stimoli offerti da importanti performance realizzate da nomi prestigiosi della musica internazionale, dal grande ed insospettabile pianista bulgaro Alexis Weissenberg impegnato a dare nuova forma alle canzoni di Charles Trenet arrangiate per pianoforte in uno stile fortemente imparentato alla musica americana del primo Novecento alle esecuzioni di tango e bossa nova di Daniel Barenboim, o sul versante opposto, da Chick Corea alle prese con Mozart a Keith Jarrett con Bach e Handel.
Esempi del salutare superamento di quella che Marcello Sorce Keller ha definito efficacemente “la dittatura dei generi” che anche il Fade Out Trio assieme a Giuseppe Minin intende proporre con ‘Classica in Jazz’.
Arrangiamenti innovativi firmati dal gruppo e tanta improvvisazione saranno dunque il nuovo abito di opere di Beethoven, Chopin, Dvorak e Ravel nel tentativo di esaltare e restituire loro la componente più sensibile che parla al corpo ed ai sensi.
Gli eventi collaterali del mese di luglio si concluderanno mercoledì 24 alle 18 con il concerto del jazzista Glauco Venier con la partecipazione del maestro Giorgio Celiberti, alle cui opere - in mostra a Villa Manin fino al 22 luglio - si ispira l’ultimo lavoro discografico di Venier.
Cosa accade se il musicista classico si accosta con curiosità ed in modo dinamico e creativo ai settori “altri” dell’espressione musicale? In particolare, cosa può rappresentare la rilettura in chiave jazzistica di grandi opere del repertorio classico?
Classica in jazz” nasce proprio dal tentativo di dare risposta a queste domande e dagli stimoli offerti da importanti performance realizzate da nomi prestigiosi della musica internazionale, dal grande ed insospettabile pianista bulgaro Alexis Weissenberg impegnato a dare nuova forma alle canzoni di Charles Trenet arrangiate per pianoforte in uno stile fortemente imparentato alla musica americana del primo Novecento alle esecuzioni di tango e bossa nova di Daniel Barenboim, o sul versante opposto, da Chick Corea alle prese con Mozart a Keith Jarrett con Bach e Handel.
Esempi del salutare superamento di quella che Marcello Sorce Keller ha definito efficacemente “la dittatura dei generi” che anche il Fade Out Trio assieme a Giuseppe Minin intende proporre con ‘Classica in Jazz’.
Arrangiamenti innovativi firmati dal gruppo e tanta improvvisazione saranno dunque il nuovo abito di opere di Beethoven, Chopin, Dvorak e Ravel nel tentativo di esaltare e restituire loro la componente più sensibile che parla al corpo ed ai sensi.
Gli eventi collaterali del mese di luglio si concluderanno mercoledì 24 alle 18 con il concerto del jazzista Glauco Venier con la partecipazione del maestro Giorgio Celiberti, alle cui opere - in mostra a Villa Manin fino al 22 luglio - si ispira l’ultimo lavoro discografico di Venier.