Nell’ultima seduta del Consiglio di Indirizzo presieduta dall’avv. Franco Obizzi, la Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia ha approvato il bilancio consuntivo dell’esercizio 2012 predisposto dal Consiglio di Amministrazione, che chiude con un avanzo di 6,010 milioni di Euro, superiore del 50% a quello del 2011, grazie anche al buon andamento dei mercati finanziari. Questo ottimo risultato consente non solo di sostenere agevolmente il programma di erogazioni previsto nel Documento Programmatico Previsionale 2013, stabilito in 3 milioni di euro, ma anche di incrementare i fondi erogativi ordinari di euro 200.000 e di creare un Fondo per interventi straordinari nei settori rilevanti di euro 320.000, portando così il totale dei fondi erogativi a 3.520.000 euro. Anche il Fondo di stabilizzazione delle erogazioni – a cui si era in parte attinto negli ultimi esercizi – viene ad essere rimpinguato di 814 mila euro, portando a circa 5,2 milioni di euro le risorse complessive del Fondo che sarà eventualmente possibile utilizzare nei prossimi esercizi. Oltre 160,000 euro sono poi stati destinati al Fondo per il volontariato ex legge 266/91.
Da sottolineare che, nei suoi vent’anni di vita, la Fondazione ha destinato ad erogazioni a favore del territorio 58 milioni di euro, di cui circa 13 milioni nel primo decennio e 45 milioni dal 2002 ad oggi. Sono stati accolti in totale ben 8.458 progetti, di cui ben 6.197 negli ultimi dieci anni. Sul versante patrimoniale, la Fondazione nasce nel 1992 con un patrimonio iniziale pari ad 82 milioni di euro, un patrimonio accumulato grazie al lavoro della comunità isontina in circa 160 anni di attività della Cassa di Risparmio di Gorizia.
Nel 2002, grazie ad un’attenta e prudente gestione degli investimenti, il patrimonio raggiungeva i 142 milioni di euro per poi attestarsi a 167 a fine 2012. Da rilevare che nel corso del 2012 sono stati deliberati 549 interventi - a fronte dei 691 progetti pervenuti, pari ad una media del 79,5% - per un importo complessivo di euro 3.515.258, in leggero calo rispetto all’esercizio precedente sia in termini di numero (588 nel 2011) che di importo (euro 3.940.475 nel 2011), a seguito dell’introduzione del limite di una sola richiesta per soggetto richiedente e del budget più ridotto. Questa somma ha comunque messo in moto iniziative per circa 22,6 milioni di euro e quindi fornito un contributo determinante alle attività culturali, socio assistenziali, educative, turistiche e varie svolte su tutto il territorio provinciale. Solo il 13% delle risorse deliberate nel 2012 sono relative ai bandi minori, il 23% ineriscono ai programmi specificatamente elaborati dalla Fondazione, mentre ben il 55,9% è stato destinato ad iniziative considerate “proprie” della Fondazione, anche se realizzate spesso in collaborazione con altri enti e istituzioni. Le attività culturali ed artistiche rappresentano il 27,2% degli interventi finanziati, seguite da vicino dall’Educazione con il 23,7%, mentre ai settori sociale e sanitario sono andate oltre il 19% delle somme deliberate, il 13,3% allo Sviluppo locale e ben il 7,3% a progetti relativi la crescita e la formazione giovanile, a dimostrazione dell’attenzione con cui la Fondazione segue questo particolare segmento della popolazione. Il 61,3% delle richieste accolte ha una valenza provinciale, a confermare che l’attività della Fondazione è rivolta a tutto il territorio, indipendentemente dalla sede dell’ente o soggetto che viene finanziato. Da rilevare che, dei 217 progetti presentati da associazioni goriziane, ne sono stati accolti 150, pari al 69,12%, dei 75 pervenuti da Monfalcone ben 61 (81,33%), mentre sono stati finanziati 80 dei 91 progetti avanzati dai comuni della Destra Isonzo e 52 dei 63 provenienti dalla Sinistra Isonzo.
Gli interventi realizzati direttamente dalla Fondazione riguardano principalmente la gestione del Polo culturale di via Carducci, dove sono state realizzate nel corso del 2012 due rassegne espositive, mentre nella Sala Convegni intitolata al conte Della Torre si sono tenuti ben 153 eventi. Da segnalare che dall’estate 2007, apertura della nuova sede in via Carducci, sono stati organizzati ben 14 eventi espositivi con oltre 65.000 visitatori, mentre oltre 35.000 persone sono state ospitate in Sala Della Torre, numeri che testimoniano l’apprezzamenti degli utenti per quest’opportunità in più che viene offerta al territorio. Il piano di interventi che è stato varato per il 2013 è pari a 3,52 milioni di Euro – di cui 320.000 legati ad un Fondo per progetti straordinari 2013 nei settori rilevanti -, a cui si aggiungono disponibilità residue per circa 200.000 euro, portando i fondi effettivi e disponibili per il 2013 ad euro 3.720.000, quindi superiori a quelli dell’ultimo esercizio. Accanto ai settori della cultura e dell’educazione, che restano i cardini su cui poggia l’attività della Fondazione, sono state incrementate del 50% le risorse in campo socio-assistenziale, portandole al 18% e calando leggermente quelle dedicate allo sviluppo locale, mentre risultano confermate all’8% le disponibilità per i progetti legati ai giovani. Va infine ricordato che, stante il perdurare della crisi sociale, insieme alla nomina del Consiglio di Amministrazione e del Presidente, il Consiglio di Indirizzo ha anche deliberato di portare al 10% la riduzione dei compensi del nuovo CdA, oltre a quello del Segretario Generale, confermando inoltre la riduzione del 5% dei gettoni di presenza di tutti gli Organi della Fondazione, già decisa nel 2011 come segnale tangibile di buona pratica; compensi che restano comunque fra i più bassi non solo in Regione ma anche a livello nazionale. Conclude l’avv. Obizzi, “tirando le somme” della sua ultradecennale esperienza come Presidente della Fondazione: “Conforta pensare ai tanti progetti che ho visto realizzarsi in questi anni di profondi cambiamenti, in cui la Fondazione “c’è sempre stata”, e lo dico con un pizzico di orgoglio. Come sono veramente lieto di annunciare che, nonostante la difficile situazione finanziaria ed economica a livello italiano e globale, oltre che locale, la Fondazione ha realizzato nell’esercizio 2012 un consistente avanzo di amministrazione che le consentirà di affrontare il 2013 – a differenza di molte altre Fondazioni nazionali – con maggiori risorse da destinare all’attività istituzionale sia corrente che futura, attività tanto più importante in quanto nasce dalla consapevolezza che la crisi economica internazionale farà sentire i suoi effetti anche sui prossimi anni. Diventa quindi fondamentale una riflessione sul ruolo che la Fondazione è chiamata a svolgere in questo particolare momento storico e sulle modalità di collaborazione con gli altri enti partner, in particolare riguardo al welfare, diventando ancor più motore di sviluppo per la comunità: questo è l’impegno che abbiamo assunto, in particolare negli ultimi anni e che stiamo cercando di portare avanti, anche attraverso un dialogo costante con le istituzioni, le associazioni e le realtà piccole e grandi della nostra provincia. Lasciatemi allora concludere esprimendo la soddisfazione di lasciare, al termine del mio mandato, una Fondazione solida e ricca di valori condivisi con la nostra comunità, a cui auguro di continuare a crescere e di svolgere la propria missione in piena autonomia.”
Da sottolineare che, nei suoi vent’anni di vita, la Fondazione ha destinato ad erogazioni a favore del territorio 58 milioni di euro, di cui circa 13 milioni nel primo decennio e 45 milioni dal 2002 ad oggi. Sono stati accolti in totale ben 8.458 progetti, di cui ben 6.197 negli ultimi dieci anni. Sul versante patrimoniale, la Fondazione nasce nel 1992 con un patrimonio iniziale pari ad 82 milioni di euro, un patrimonio accumulato grazie al lavoro della comunità isontina in circa 160 anni di attività della Cassa di Risparmio di Gorizia.
Nel 2002, grazie ad un’attenta e prudente gestione degli investimenti, il patrimonio raggiungeva i 142 milioni di euro per poi attestarsi a 167 a fine 2012. Da rilevare che nel corso del 2012 sono stati deliberati 549 interventi - a fronte dei 691 progetti pervenuti, pari ad una media del 79,5% - per un importo complessivo di euro 3.515.258, in leggero calo rispetto all’esercizio precedente sia in termini di numero (588 nel 2011) che di importo (euro 3.940.475 nel 2011), a seguito dell’introduzione del limite di una sola richiesta per soggetto richiedente e del budget più ridotto. Questa somma ha comunque messo in moto iniziative per circa 22,6 milioni di euro e quindi fornito un contributo determinante alle attività culturali, socio assistenziali, educative, turistiche e varie svolte su tutto il territorio provinciale. Solo il 13% delle risorse deliberate nel 2012 sono relative ai bandi minori, il 23% ineriscono ai programmi specificatamente elaborati dalla Fondazione, mentre ben il 55,9% è stato destinato ad iniziative considerate “proprie” della Fondazione, anche se realizzate spesso in collaborazione con altri enti e istituzioni. Le attività culturali ed artistiche rappresentano il 27,2% degli interventi finanziati, seguite da vicino dall’Educazione con il 23,7%, mentre ai settori sociale e sanitario sono andate oltre il 19% delle somme deliberate, il 13,3% allo Sviluppo locale e ben il 7,3% a progetti relativi la crescita e la formazione giovanile, a dimostrazione dell’attenzione con cui la Fondazione segue questo particolare segmento della popolazione. Il 61,3% delle richieste accolte ha una valenza provinciale, a confermare che l’attività della Fondazione è rivolta a tutto il territorio, indipendentemente dalla sede dell’ente o soggetto che viene finanziato. Da rilevare che, dei 217 progetti presentati da associazioni goriziane, ne sono stati accolti 150, pari al 69,12%, dei 75 pervenuti da Monfalcone ben 61 (81,33%), mentre sono stati finanziati 80 dei 91 progetti avanzati dai comuni della Destra Isonzo e 52 dei 63 provenienti dalla Sinistra Isonzo.
Gli interventi realizzati direttamente dalla Fondazione riguardano principalmente la gestione del Polo culturale di via Carducci, dove sono state realizzate nel corso del 2012 due rassegne espositive, mentre nella Sala Convegni intitolata al conte Della Torre si sono tenuti ben 153 eventi. Da segnalare che dall’estate 2007, apertura della nuova sede in via Carducci, sono stati organizzati ben 14 eventi espositivi con oltre 65.000 visitatori, mentre oltre 35.000 persone sono state ospitate in Sala Della Torre, numeri che testimoniano l’apprezzamenti degli utenti per quest’opportunità in più che viene offerta al territorio. Il piano di interventi che è stato varato per il 2013 è pari a 3,52 milioni di Euro – di cui 320.000 legati ad un Fondo per progetti straordinari 2013 nei settori rilevanti -, a cui si aggiungono disponibilità residue per circa 200.000 euro, portando i fondi effettivi e disponibili per il 2013 ad euro 3.720.000, quindi superiori a quelli dell’ultimo esercizio. Accanto ai settori della cultura e dell’educazione, che restano i cardini su cui poggia l’attività della Fondazione, sono state incrementate del 50% le risorse in campo socio-assistenziale, portandole al 18% e calando leggermente quelle dedicate allo sviluppo locale, mentre risultano confermate all’8% le disponibilità per i progetti legati ai giovani. Va infine ricordato che, stante il perdurare della crisi sociale, insieme alla nomina del Consiglio di Amministrazione e del Presidente, il Consiglio di Indirizzo ha anche deliberato di portare al 10% la riduzione dei compensi del nuovo CdA, oltre a quello del Segretario Generale, confermando inoltre la riduzione del 5% dei gettoni di presenza di tutti gli Organi della Fondazione, già decisa nel 2011 come segnale tangibile di buona pratica; compensi che restano comunque fra i più bassi non solo in Regione ma anche a livello nazionale. Conclude l’avv. Obizzi, “tirando le somme” della sua ultradecennale esperienza come Presidente della Fondazione: “Conforta pensare ai tanti progetti che ho visto realizzarsi in questi anni di profondi cambiamenti, in cui la Fondazione “c’è sempre stata”, e lo dico con un pizzico di orgoglio. Come sono veramente lieto di annunciare che, nonostante la difficile situazione finanziaria ed economica a livello italiano e globale, oltre che locale, la Fondazione ha realizzato nell’esercizio 2012 un consistente avanzo di amministrazione che le consentirà di affrontare il 2013 – a differenza di molte altre Fondazioni nazionali – con maggiori risorse da destinare all’attività istituzionale sia corrente che futura, attività tanto più importante in quanto nasce dalla consapevolezza che la crisi economica internazionale farà sentire i suoi effetti anche sui prossimi anni. Diventa quindi fondamentale una riflessione sul ruolo che la Fondazione è chiamata a svolgere in questo particolare momento storico e sulle modalità di collaborazione con gli altri enti partner, in particolare riguardo al welfare, diventando ancor più motore di sviluppo per la comunità: questo è l’impegno che abbiamo assunto, in particolare negli ultimi anni e che stiamo cercando di portare avanti, anche attraverso un dialogo costante con le istituzioni, le associazioni e le realtà piccole e grandi della nostra provincia. Lasciatemi allora concludere esprimendo la soddisfazione di lasciare, al termine del mio mandato, una Fondazione solida e ricca di valori condivisi con la nostra comunità, a cui auguro di continuare a crescere e di svolgere la propria missione in piena autonomia.”