Ricorre quest’anno il Ventennale di attività della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia: due decenni votati al perseguimento della crescita sociale e culturale della comunità isontina. La manifestazione ufficiale in ricordo di questo importante anniversario è stata anticipata, nelle giornate di mercoledì 17 e giovedì 18 ottobre, da due eventi realizzati in collaborazione con la Caritas diocesana di Gorizia e con il concorso di IRES FVG, dedicati al tema del sostegno economico connesso ad aspetti di carattere sociale. In occasione della 35° Giornata Mondiale di Lotta alla Povertà e a conferma della sensibilità sempre dimostrata su questi temi e dell’impegno sempre profuso in favore di progetti socio-assistenziali, la Fondazione ha infatti ospitato nei propri spazi la proiezione del film “Mannaggia alla miseria”, inerente il microcredito, ed il seminario dal titolo “Ripensare gli interventi economici di contrasto alla povertà”.
Ha avuto luogo venerdì 19 ottobre 2012, nella sede di via Carducci, il momento istituzionale che ha visto la presenza di numerose autorità e degli ex amministratori, nonché dei rappresentanti della società civile, degli enti locali, delle associazioni, delle Università e dei soggetti che provvedono a designare statutariamente i Consiglieri della Fondazione. Il Presidente, avv. Franco Obizzi, ha aperto l’incontro ripercorrendo le principali tappe della storia dell’Istituto, a partire dalla sua costituzione il 3 agosto 1992, a seguito del processo di riforma del sistema bancario attuato ai sensi della cosiddetta “Legge Amato”. Il Presidente ha presentato poi l’agile opuscolo prodotto per l’occasione, che in estrema sintesi dà conto dei considerevoli risultati raggiunti in questo primo ventennio di attività. Arte e cultura, educazione, istruzione e formazione, sviluppo locale, volontariato, crescita giovanile, salute, ricerca scientifica, ambiente: sono questi i settori d’intervento nei quali la Fondazione ha investito ingenti risorse, pari a oltre 58 milioni di euro totali dal 1992 ad oggi, assicurando il proprio sostegno - riassunto nel motto “le vostre idee sono il nostro progetto” – a numerose realtà pubbliche e private. “In questi vent’anni, – ha rilevato il Presidente Obizzi - da semplice erogatore di contributi ci siamo progressivamente trasformati in un motore di sviluppo per la comunità, dedicandoci anche all’elaborazione e gestione di progetti in proprio, dialogando e coinvolgendo altri enti, al fine di ottimizzare le risorse e di massimizzare i benefici nell’interesse dell’intera cittadinanza”. Un’istituzione dinamica dunque, che anche in un’epoca così profondamente segnata dalla difficile congiuntura economica, si dimostra attenta all’emergere di nuove problematiche e pronta ad individuare strategie che possano rispondervi in modo efficace. Ciò è confermato dai dati sulle erogazioni stanziate nel 2012: 3,6 milioni di euro, in diminuzione rispetto agli esercizi precedenti, ma pur sempre una cifra importante, che nessun altro ente privato distribuisce in un anno nella provincia isontina.
La manifestazione è proseguita poi con due interventi incentrati su tematiche socio-economiche, tenuti dal prof. avv. Serafino Gatti, docente di Diritto commerciale all'Università “La Sapienza” e Vicepresidente della Fondazione Roma, e dal prof. Gianpaolo Gri, antropologo e docente all’Università di Udine, che hanno illustrato ai presenti l’evoluzione del credito e del prestito su pegno dall’Ottocento ad oggi, collegandosi anche alle vicende del Monte di pietà goriziano, cui fa riferimento la grande rassegna “Il tempo sospeso”, allestita dal 21 aprile al 28 ottobre 2012 negli spazi espositivi di via Carducci.
Nel corso della serata, il Presidente Obizzi ha inoltre dato notizia di una nuova iniziativa culturale promossa dalla Fondazione: la nuova edizione dell’Album di cartoline della Collezione Mischou, di proprietà dell’Istituto, che raccoglie una selezione di alcuni dei pezzi più significativi, collegati alla mostra “Il tempo sospeso” e corredati da alcune note di commento e dalla citazione di fonti letterarie a cura di Simonetta Brazza. Un ulteriore progetto di grande pregio, attuato nella convinzione che la valorizzazione della storia locale e la diffusione di cultura rappresentino le modalità in cui si esplicita al meglio la vocazione di un ente da sempre attento ad investire nel recupero della memoria e nella promozione del territorio quali elementi di crescita per la comunità. I contenuti dell’Album saranno illustrati in modo approfondito giovedì 25 ottobre alle 17.30, nel corso di un’interessante visita guidata alla rassegna.