Dell' autore dei Canti de l' isola, Biagio Marin, ben note sono alcune opere in prosa, da Grado, l'isola d' oro a Gorizia, a Gabbiano reale, alle pagine scelte dei suoi Diari. Altrettanto note sono le pagine di corrispondenza tra Marin e protagonisti importanti della nostra storia civile e culturale, già pubblicate, come quella condivisa con Giorgio Voghera e Carlo Arturo Iemolo, Gino Brazzoduro, vere finestre affacciate sul secolo scorso a definire vicende, illuminare caratteri e persone, evidenziare problemi.
Lungo questo itinerario linea si colloca oggi, da poco pubblicato, il volume del carteggio tra Biagio Marin e Giuseppe Prezzolini, edito dalle Edizioni di Storia e Letteratura di Roma in coedizione con la Biblioteca Cantonale di Lugano, e il Centro Studi Biagio Marin.
Si tratta di una corrispondenza di lunga durata che dal 1813 si inoltra fino alla morte di Prezzolini nel 1982, e parte dal soggiorno dei giovani intellettuali giuliani a Firenze ai tempi della Voce nel 1911 per attraversare il secolo filtrando testimonianze e giudizi.
Curato da Pericle Camuffo, studioso da anni impegnato nella valorizzazione e nell' analisi dei documenti del mondo mariniano, il volume è arricchito di pagine dei Diari di Marin, ed è frutto di una collaborazione ampia: fra archivi pubblici prestigiosi (Lugano, l' Università di Trieste, cui si aggiunge Grado) e privati, e fra enti: l' Università Cattolica di Milano, il Centro Studi e la Fondazione CaRiGo, che ha sostenuto finanziariamente a suo tempo la ricerca ed infine la pubblicazione. Oltre il saggio del curatore, la presentazione è di Edda Serra, per un complesso di oltre 300 documenti ed un totale di oltre 360 pagine arricchite da un corredo fotografico in buona parte inedito.
La pubblicazione costituisce dunque un evento la cui importanza è dettata dal nome di Giuseppe Prezzolini e dal richiamo alla Voce, ma anche dall' impegno profuso per realizzarla attraverso anni di ricerca e di lavoro.
Biagio Marin – Giuseppe Prezzolini, Carteggio 1913 – 1982, Edizioni di Storia e Latteratura, Roma 2011
Lungo questo itinerario linea si colloca oggi, da poco pubblicato, il volume del carteggio tra Biagio Marin e Giuseppe Prezzolini, edito dalle Edizioni di Storia e Letteratura di Roma in coedizione con la Biblioteca Cantonale di Lugano, e il Centro Studi Biagio Marin.
Si tratta di una corrispondenza di lunga durata che dal 1813 si inoltra fino alla morte di Prezzolini nel 1982, e parte dal soggiorno dei giovani intellettuali giuliani a Firenze ai tempi della Voce nel 1911 per attraversare il secolo filtrando testimonianze e giudizi.
Curato da Pericle Camuffo, studioso da anni impegnato nella valorizzazione e nell' analisi dei documenti del mondo mariniano, il volume è arricchito di pagine dei Diari di Marin, ed è frutto di una collaborazione ampia: fra archivi pubblici prestigiosi (Lugano, l' Università di Trieste, cui si aggiunge Grado) e privati, e fra enti: l' Università Cattolica di Milano, il Centro Studi e la Fondazione CaRiGo, che ha sostenuto finanziariamente a suo tempo la ricerca ed infine la pubblicazione. Oltre il saggio del curatore, la presentazione è di Edda Serra, per un complesso di oltre 300 documenti ed un totale di oltre 360 pagine arricchite da un corredo fotografico in buona parte inedito.
La pubblicazione costituisce dunque un evento la cui importanza è dettata dal nome di Giuseppe Prezzolini e dal richiamo alla Voce, ma anche dall' impegno profuso per realizzarla attraverso anni di ricerca e di lavoro.
Biagio Marin – Giuseppe Prezzolini, Carteggio 1913 – 1982, Edizioni di Storia e Latteratura, Roma 2011